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Ancora problemi per il ritiro dei rifiuti delle persone contagiate dal Covid isolate nella propria abitazione. Un lettore residente in via del Campaccio alla Chiesanuova, in quarantena prima per la positività della moglie e poi per la propria, ci segnala che attende il ritiro dell'immondizia dal 26 ottobre scorso.
"Due settimane fa mi sono stati consegnati i famosi sacchi rossi con il rotolo di scotch; – racconta – avrei dovuto ricevere un sms che mi dava le istruzioni su come devo conferire i sacchi, ma non è mai arrivato. Ho chiamato Alia. Mi hanno detto che devo mettere i sacchi fuori il mercoledì e il sabato sera dopo le 22 perché "verrebbero" ritirati nella notte. Così ho fatto. Ho messo i sacchi davanti ai bidoni condominiali che si trovano vicino al lato strada coperti da una siepe, ma tutt'ora sono ancora lì in bella vista".
Con la scelta di colorare di rosso i sacchi di rifiuti Covid da portare in autonomia fuori casa, Regione e Alia hanno cercato di risolvere i forti disagi che si sono creati nelle ultime settimane nelle abitazioni delle famiglie contagiate a causa dei tanti mancati ritiri, ma come è stato segnalato da più parti, in questo modo non viene tutelata la privacy delle persone. E quanto capitato al nostro lettore, è l'ulteriore conferma: "Stamattina ho chiamato ancora Alia per sollecitare il ritiro, allora mi è stato chiesto se li avevo messi sulla pubblica via. E' il colmo, non solo i sacchi sono molto evidenti ma addirittura li dovrei mettere sul marciapiede? Tanto vale scriverci su anche nome e cognome. E pensare che l'operatore che mi chiamò per lasciarmi i sacchi non conosceva neanche il nominativo a cui consegnarli proprio per la "privacy". Ma allora in virtù della stessa privacy non dovrebbero chiamarci (dato che hanno tutti i nominativi) e ritirarli direttamente?"
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