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E’ pronta a partire anche a Prato la mobilitazione per la difesa dell’acqua pubblica. Si è costituito infatti il comitato referendario che intende raccogliere in tutt’Italia 500 mila firme per dire no alla privatizzazione dell’acqua. La raccolta firme inizierà il 24 aprile, andrà avanti per tre mesi, e sarà possibile firmare i moduli presso i numerosi banchini che verranno posizionati a Prato nei prossimi giorni. Si parte domani, sabato 24 aprile, dalle 14 alle 20 in piazza del Comune. Domenica 25 aprile, invece, si potrà firmare dalle 14 alle 20 sempre in piazza del Comune e in piazza dell’Università. Lunedì, invece, dalle 8 alle 13 i banchini saranno presenti al Mercato di viale Galilei. Altri appuntamenti sono poi previsti per i finesettimana di maggio.I tre quesiti referendari riguardano l’abrogazione dei commi dell’art.23 bis della Legge n.133/2008, coi quali si stabilisce l’affidamento a soggetti privati della gestione del servizio idrico; l’abrogazione dell’art. 150 del D. Lgs. n. 152/2006, col quale si definisce come uniche modalità di affidamento del servizio idrico la gara o la gestione attraverso Società per Azioni, la cui mission è quella di raggiungere il massimo profitto; abrogazione dell’art. 154 del D. Lgs. n. 152/2006, col quale si garantisce la possibilità al gestore dei servizi idrici di ottenere profitti attraverso le tariffe.L’iniziativa è sostenuta da numerosi soggetti: associazioni grandi e piccole, partiti, sindacati e una nutrita schiera di singoli cittadini che si attiverà per la raccolta delle firme. A Prato l’obiettivo è arrivare a quota 3.000 firme. Tra le iniziative a sostegno della campagna referendaria si ricorda quella di lunedì 26 aprile alle ore 21, presso il Circolo Arci di Santa Lucia, in cui Luca Martinelli, giornalista di Altreconomia, presenterà il suo nuovo libro “L’acqua è una merce”. La prossima riunione del comitato referendario provinciale si terrà invece mercoledì 28 aprile alle ore 21 presso la sede dell’Arci provinciale, in via Roma 276.