Dal produttore alle tavole a Km0, l'istituto agrario del Datini coltiva l'insalata con una tecnica innovativa, quella dell'idroponica, e gli studenti dell'alberghiero cucinano risotti, crespelle e piatti vegetariani.
In pratica una serra verticale formata da due pannelli e 200 buche, proprio come quelle che si scavano nel campo, dove posare le piantine. Ad innaffiare ci pensa un nebulizzatore dove l'acqua può essere arricchita anche con sali minerali, mentre il ciclo del sole è affidato ad un sistema di illuminazione. “Con questa serra – spiega il dirigente Daniele Santagati – abbiamo ottenuto un doppio risultato: da una parte gli studenti dell'agraria sperimentano nuove tecniche, dall'altra otteniamo prodotti biologici e a costo bassissimo per i laboratori dell'alberghiero”. Il primo raccolto sarà pronto fra venti giorni e poi partirà la seconda semina che varierà a seconda delle richieste degli chef.
Raccolti pronti in venti giorni, all’istituto agrario del Datini arriva una serra innovativa
Il primo raccolto d'insalata pronto per i primi di dicembre. Gli studenti dell'agraria coltivano su richiesta dei colleghi dell'alberghiero che preparano menù con una produzione a km zero dai costi molto bassi
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