Polemiche tra gli studenti per la raccolta firme per migliorare il servizio pubblico degli autobus a Prato che in questi giorni viene promossa negli istituti pratesi. A innescarla una cinquantina di rappresentanti degli studenti che se la prendono con Alberto Gandolfi, presidente della Consulta studentesca scaduta lo scorso 1 settembre. Proprio qui starebbe il problema: "Gandolfi – si legge nella protesta – si è presentato negli Istituti superiori pratesi proponendo una raccolta firme a nome della Consulta provinciale, nonostante non la presieda più e nonostante non si sia preso la briga di coinvolgerne i membri. Al di là della raccolta firme, che oltretutto si limita alla mera denuncia senza proposta di soluzioni, l’ex presidente ha sfruttato un organo istituzionale degli studenti a scopi di propaganda partitica, visto che si è anche presentato nelle scuole in compagnia di Claudio Belgiorno, esponente del partito politico Fratelli d’Italia. Facendo così ha violato il regolamento della Consulta".
Alle accuse replica lo stesso Alberto Gandolfi. "L’iniziativa è partita da me in quanto presidente della Consulta uscente – dice – ed è stata rivolta a tutte le scuole di Prato che hanno aderito e partecipato con piacere in quanto si punta a risolvere un grave problema per tanti studenti. Mi dispiace che la sinistra invece di collaborare continui con questi attacchi personali che puntano solo a dividere. Noi non ci fermeremo,i ragazzi sono contenti dell’iniziativa e non ci fermeremo per colpa di chi vuole dividere anzichè fare. L’iniziativa fatta da me è stata appoggiata dagli eletti nelle scuole di questo anno scolastico e non di quelli precedenti. E soprattutto mi sono rivolto a tutti senza alcuna distinzione di carattere politico o ideologico".
Raccolta firme per migliorare servizio bus scolastici, è polemica: “L’iniziativa non è della Consulta”
Una cinquantina di rappresentanti degli studenti contro Alberto Gandolfi che sta portando avanti l'iniziativa: "Dal 1 settembre non è più presidente dell'organismo che sfrutta per finalità partitiche". La replica: "Iniziativa che va a favore di tutti i ragazzi"
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