La provincia di Prato è 29esima nella classifica annuale sulla qualità della vita realizzata da ItaliaOggi e Ital communications con la collaborazione dell'Università Sapienza di Roma. Per l'area pratese si tratta di una scalata della graduatoria con un salto in alto di 31 scalini rispetto al 60esimo posto dello scorso anno. L'indagine sulla qualità della vita è un appuntamento tradizionale da ormai 25 anni, una sorta di termometro che misura lo stato di salute delle 107 province italiane. A Bolzano, Milano e Bologna, rispettivamente prima, seconda e terza nella classifica finale, si vive meglio che altrove, mentre è Crotone, preceduta da Caltanissetta e Messina, la provincia con la qualità della vita peggiore.
Nove le categorie: affari e lavoro, ambiente, reati e sicurezza, sicurezza sociale, istruzione e formazione, popolazione, sistema salute, tempo libero e turismo, reddito e ricchezza. Per ciascuna, l'indagine ha sviluppato una serie di sottocategorie necessarie a conoscere di più e meglio gli ambiti e i dettagli. Concentrandosi sulla Toscana, la provincia di Prato è terza dopo Firenze che occupa la quinta posizione e Siena che è 11esima.
Affari e lavoro. Rispetto ad un anno fa, il territorio pratese migliora la sua performance collocandosi al 30esimo posto dal precedente 41esimo. Prima posizione per importo medio di protesti (29esima un anno fa), terza per imprese registrate ogni mille abitanti (4), 78esima per imprese cessate ogni cento attive (105), 95esima per sturt up e Pmi innovative (92). Misurato anche il tasso lavorativo: la provincia di Prato è 41esima e 17esima rispettivamente per occupazione maschile e occupazione femminile nella fascia di età 15-64 anni (62 e 24 l'anno passato), ed è 60esima e 25esima per tasso di disoccupazione maschile e femminile nello stesso range anagrafico (58 e 28).
Ambiente. La provincia pratese arretra in questa categoria passando dalla posizione numero 16 alla numero 28. Stabile la performance se si parla di raccolta dei rifiuti solidi urbani con l'88esimo posto, uno in più dell'anno precedente, e senza grandi variazioni la raccolta differenziata a Prato città che proietta il territorio dal 25esimo al 28esimo posto. Le microaree analizzate prendono a riferimento solo il capoluogo: gradino numero 45, come lo scorso anno, per estensione di pannelli fotovoltaici su edifici pubblici, 22esima posizione per densità di piste ciclabili esattamente come un anno fa, 21esima per densità di verde pubblico (12esima lo scorso anno), 95esima per disponibilità di aree pedonali. Non cambia il posizionamento – gradino numero 64 – per quanto riguarda l'offerta del trasporto pubblico. L'indagine passa sotto la lente di ingrandimento anche i veicoli in circolazione in città: 81esimo posto per quelli circolanti ogni due chilometri di superficie urbanizzata e 87esima ogni due chilometri di superficie totale.
Reati e sicurezza. Le spine non mancano in questo ambito seppure la classifica di macroarea segna un lieve miglioramento: l'area pratese è 95esima mentre lo scorso anno era 104esima su 107 province. Per reati contro la persona 92esimo posto (97esimo un anno fa), mentre 94esimo posto per reati contro il patrimonio (104). Posto numero 13 per omicidi colposi ogni 100mila abitanti (9), 48esimo per lesioni dolose (74), 18esimo per violenze sessuali (85), 92esimo per reati inerenti il traffico di stupefacenti (105), 40esimo per sfruttamento della prostituzione (72), 72esimo per scippi e borseggi (80), 76esimo per furti in appartamento (55) e 100esimo per rapine a persone (106).
Sicurezza sociale. Prato guida la classifica mentre lo scorso anno era 63esima. La posizione è la numero uno per morti e feriti ogni 100 incidenti stradali (quarta lo scorso anno), è la 29 per infortuni sul lavoro ogni mille occupati (43), la 13 per tasso di disoccupazione giovanile, vale a dire nella fascia d'età 15-24 anni. Si registra, tra le tante voci, il secondo posto per reati a sfondo sessuale (99esima posizione nella precedente indagine).
Istruzione e formazione. L'area pratese è 15esima, due posizioni in più dello scorso anno. Per quanto riguarda il possesso di diploma in età 25-64 anni, la provincia è 97esima (92esima un anno fa), e la posizione è la stessa se si parla di laurea (94). 88esimo posto per studenti con adeguate competenze alfabetiche, 51esimo per le competenze numeriche.
Popolazione. 13esimo posto contro il 30esimo dell'anno scorso. Posizione numero 18 per tasso di mortalità ogni mille residenti (24 in precedenza), 67esimo posto per numero di emigrati, sempre ogni mille abitanti (76) e 28esimo per immigrati (35). L'indice di dipendenza degli anziani colloca la provincia al 17esimo posto rispetto all'ottavo di un anno fa, l'indice di vecchiaia produce il 19esimo posto (17), la speranza di vita a 65 anni mette l'area pratese al gradino numero 10 (77).
Sistema salute. 68esimo posto contro il 61esimo della precedente indagine. La provincia è 69esima per sottodimensionamento di posti letto nei reparti specialistici e 68esima per sottodimensionamento di apparecchiature diagnostiche: performance entrambe peggiorate rispetto alle posizioni numero 52 e 61 dello scorso anno. Per numero di letti ogni mille abitanti, Prato è decima in classifica per ostetricia e ginecologia (8), 106esima per cardiologia e cardiochirurgia (stabile), 92esima per terapia intensiva e neonatale (60), 82esima per oncologia (79).
Tempo libero e turismo. La provincia pratese occupa il 56esimo posto in Italia. 93esima posizione per numero di agriturismo, 104esima per alberghi, 78esima per ristoranti, 66esima per bar, 74esima per cinema, 24esima per palestre, ottava per associazioni culturali e ricreative e 101esima per libreria ogni 100mila abitanti.
Reddito e ricchezza. L'area pratese è 52esima, due posti in più della precedente graduatoria. Per reddito disponibile pro-capite, 52esimo posto, 68esimo per retribuzione media annua dei lavoratori dipendenti, 58esimo per importo medio delle pensioni, 53esimo per ricchezza patrimoniale pro-capite, 35esimo per sofferenze bancarie relativamente ai prestiti alle famiglie, 23esimo per percettori di pensioni di basso importo. E infine, 76esimo posto dal precedente 27esimo per variazione dei prezzi al consumo e 79esimo posto per prezzo al metro quadrato di un appartamento nuovo in zona semicentrale (circa 1.780 euro).