La Cgil resta primo sindacato del territorio confermando il suo dominio negli enti locali e negli uffici dello Stato ma perde il gradino più alto nella sanità pratese, conquistato dalla Cisl che riesce a superare anche il Nursind, potente sindacato degli infermieri.
E’ questo in sintesi l’esito delle elezioni Rsu nel pubblico impiego che si sono svolte dal 5 al 7 aprile. La Fp Cgil ottiene il 47,58% di preferenze nei Ministeri, nelle agenzie fiscali e negli Enti previdenziali dove oltre il 77% degli elettori lavoratori pubblici si è recato alle urne. Tra i risultati particolarmente significativi il sindacato di piazza Mercatale segnala quelli del Tribunale (71,43% su 56 voti validi), della Procura (56% su 25 voti), della Prefettura (54,29% su 36 voti) e dell’Inps (52,94% su 68 voti). Bene per Cgil anche Agenzia delle dogane e Aci. Complessivamente sono andati al voto 441 lavoratori su 570 aventi diritto.
Negli enti locali la partecipazione al voto è stata alta superando il 66% degli aventi diritto. Maggioranza assoluta per la Fp Cgil nel Comune capoluogo con il 50,48% dei voti mentre nei comuni medicei ottiene il 60% a Poggio a Caiano e il 50,88 a Carmignano. “Senza quasi opposizione l’affermazione in Val di Bisenzio con il 100% delle preferenze a Vaiano e a Cantagallo e il 57,14% nel comune di Vernio. – spiega Sandro Malucchi, segretario generale della Fp Cgil Prato e Pistoia – Su 864 voti espressi validamente su 1300 aventi diritto la Fp Cgil esprime complessivamente 461 preferenze. In una fase complicata da una pandemia i cui effetti hanno complicato l’accesso al voto, non pochi lavoratori si trovano nella condizione di malattia covid, consideriamo l’alta percentuale dei votanti come il più importante dei risultati che certifica il buono stato di salute della democrazia rappresentativa e dell’intero movimento sindacale”. A Montemurlo e in Provincia si conferma prima la Cisl rispettivamente con il 50,67% e il 62,50% dei voti.
Più complesso il quadro registrato nella sanità. A livello di Asl Toscana Centro, Cgil mantiene il primo posto con 42 delegati seguita da Cisl e Nursind a pari merito con 20 (Cisl 1455 voti e Nursind 1448), ma sul territorio pratese viene spodestata dalla Cisl che ottiene 418 voti (33,44%) contro i 384 (30,72%) della Cgil e i 318 (25,44%) del Nursind che perde la seconda posizione conquistata nella precedente tornata elettorale.
Di fronte al responso delle urne, possiamo mettere in connessione il salto in avanti di Cisl e l'indebolimento netto del Nursind. E' probabile che Cisl sia riuscita a intercettare il voto perso da Nursind tra gli infermieri, categoria molto numerosa in ambito ospedaliero. In questa conquista ha costituito un valore aggiunto essere rappresentata da un infermiere (Massimo Cataldo).
Dinamica che spiega anche il risultato dei due seggi sanitari del territorio dove la presenza degli infemieri non è schiacciante. Il risultato della Cisl è buono, 120 pari al 25,59%, ma la Fp Cgil continua a essere primo sindacato con un 38,17% pari a 179 voti.
Grande la soddisfazione espressa dal sindacato di via della Pallacorda. “Sul territorio pratese, è stata l'organizzazione più votata dai lavoratori della Sanità, diventando di fatto il primo sindacato per rappresentatività. Questo – afferma Massimo Cataldo, responsabile territoriale pratese della Cisl Fp – è il risultato di un sindacato di prossimità che mette al primo posto il lavoratore proprio nel suo ambiente lavorativo, il contatto con la realtà lavorativa è fondamentale se vogliamo rappresentare al meglio le istanze delle lavoratrici e dei lavoratori – Noi rappresentiamo tutte le categorie, tant'è che tra i nostri candidati erano presenti infermieri, ostetriche, oss, tecnici sanitari e personale amministrativo, proprio questa eterogeneità è il nostro punto di forza” .