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Un protocollo d’intesa contro il fenomeno dell’usura, con due obiettivi precisi: innanzittutto unire e coordinare i vari strumenti al momento presenti, ma spesso slegati tra loro, a volte anche in inutili sovrapposizioni; e poi la volontà di comunicare alla gente quello che è possibile fare quando si viene a trovarci in situazioni di difficoltà. In calce al documento ci sono le firma della prefettura, che ha promosso il tavolo, della provincia, delle associazioni di categoria, dell’Abi e della Banca d’Italia, delle associazioni di tutela dei consumatori e di quelle da sempre impegnate in prima linea contro il fenomeno dell’usura. Questa mattina il protocollo è stato siglato, dando il via così anche a Prato a quanto previsto dall’accordo-quadro del 2007 per la prevenzione dell’usura e per il sostegno alle vittime del racket, dell’estorsione e dell’usura. Nasce così nella nostra provincia un osservatorio permanente che avrà il compito di monitorare il fenomeno e di verificare l’applicazione del protocolla da parte delle banche. I primi frutti saranno la nascita di uno sportello di ascolto presso l’Urp, in grado di assistere e consigliare chiunque abbia problemi di questo tipo, e una procedura più veloce da parte delle banche e dei Consorzi fidi nell’erogazione dei prestiti e dei finanziamenti alle imprese. Anche perché, come ha sottolineato il prefetto Eleonora Maffei “la situazione è pesante e delicata, destinata a peggiorare nei mesi a venire”. Un dato su tutti: le richieste al fondo antiusura aperto da Artigiancredito negli ultimi sei mesi hanno fatto registrare un’impennata del 25%. A giorni sul sito della Prefettura verrà creata una sezione destinata proprio a divulgare tutte le iniziative di sostegno all’impresa e di prevenzione antiusura.
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