“Un numero di accessi medio di 250 persone al giorno, con picchi di 300 nei festivi. Più o meno sono 50 le persone che ogni giorno restano in attesa di ricovero e si tratta di una stima che durante le feste è quasi raddoppiata”. Il Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche, fa parlare i numeri per descrivere la situazione del pronto soccorso dell'ospedale di Prato. Una situazione che non rappresenta un caso isolato: ovunque, nel territorio della Asl Toscana centro, è assalto agli ospedali. Tutta colpa dell'influenza? Sì secondo l'azienda sanitaria, no per il sindacato. “Il sistema sanitario toscano è ormai al collasso – il commento di Salvatore Sequino, coordinatore Nursind Toscana centro – ciò è dovuto a un'errata gestione della politica, tutta concentrata sui tagli di spesa piuttosto che sulla tutela della sanità pubblica. Una revisione del servizio sanitario regionale non è più rimandabile, gli ospedali devono essere riorganizzati e anche l'assistenza territoriale. Ma alla base di tutto – aggiunge Sequino – serve il personale”. E serve altro: “Per allentare la pressione sui pronto soccorso – ancora il Nursind – serve un potenziamento sul territorio, a partire dal numero degli infermieri di famiglia e degli Oss, fino ad arrivare all'apertura tutti i giorni per 12 ore dei servizi geriatrici al pronto soccorso. Tutti servizi, questi, sospesi durante le festività, che invece potrebbero contribuire a ridurre la pressione sui Dea”.
L'azienda sanitaria replica: “Impennata di accessi dovuta al picco influenzale che si è fatto sentire soprattutto tra Natale e Capodanno determinando un uamento di accessi alle Medicine d'urgenza del 30 e anche 40 per cento”. E anche qui si fanno parlare i numeri: “Nelle ultime 24 ore (il bilancio è a ieri, mercoledì 3 gennaio ndr) gli accessi ai pronto soccorsi della Asl Toscana centro sono stati 1.206, di cui 185 con ricovero. 117 pazienti sono stati invece presi in carico precocemente dagli internisti e dai geriatri grazie alla forte interazione, presente in tutti i presidi ospedalieri, tra gli specialisti delle aree mediche e il personale delle Medicine d'urgenza, che fin qui ha permesso di supportare il pronto soccorso”. Rispetto alle attese denunciate dal Nursind (“tempi superiori alle 24 ore per il ricovero”), la Asl Toscana centro risponde: “Può accadere che rimangano pazienti in pronto soccorso per oltre 16 ore prima del ricovero, il più delle volte per necessità di effettuare un adeguato accertamento dell'iter diagnostico. Spesso si tratta di tempi nei quali è prevista l'esecuzione di ulteriori esami, anche invasivi, con conseguenti tempi tecnici per la refertazione”.
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