Ore 22, di ieri 6 novembre, cala il silenzio sulle vie del centro di Prato, anche gli ultimi ritardatari rientrano in casa, e per strada solo le pattuglie a piedi per i controlli e le macchine delle forze dell’ordine che pattugliano le arterie principali della città.
Nella prima sera di coprifuoco, imposto dall’ultimo Dpcm, le regole sono state rispettate, strade, piazze e vie completamente deserte nonostante la serata tiepida, che in altre circostanze avrebbe invogliato a fare due passi e a godersi una cena, magari ancora all’aperto. Ma il Covid ha modificato le abitudini di tutti e così piazza Mercatale poco dopo le 22 è vuota, quasi ci si potrebbe giocare a pallone tanto poche sono le vetture parcheggiate. Silenzio tutto intorno i locali sono chiusi, le saracinesche abbassate a girare solo una macchina della polizia. Anche i vicoli del centro, via Settesoldi che in un qualsiasi venerdì sarebbe stata affollata e chiassosa, sono irriconoscibili. Per strada solo le pattuglie miste della Municipale, l’associazione dei carabinieri in congedo e l’associazione Oltre, che però hanno poco da fare. Anche via Santa Trinita e piazza delle Carceri, notoriamente frequentata da famiglie e bambini è silenziosa, come del resto viale Piave, ritrovo di tanti ragazzini. Camminando rimbombano i passi, in lontananza le sirene, ma anche frammenti di vita familiare da dietro le finestre, radio e televisioni accese, frammenti di conversazione, le finestre sono aperte per fare entrare un po’ d’aria, visto che non è possibile farlo passeggiando.
Primo giorno di coprifuoco, città deserta: rispettata la regola
Alle 22 di ieri sera è calato il silenzio: le vie del centro, solitamente affollate e chiassose, completamente vuote. Per strada solo le pattuglie delle forze dell'ordine
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