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Un anno fa di questi tempi Prato era in fermento. Era appena iniziato il conto alla rovescia per la tanto attesa visita di papa Francesco in città. L’abbraccio tra il Santo Padre e i pratesi durò soltanto un’ora e poco più, ma negli occhi di tutti i presenti è rimasto impresso un grande ricordo. Era il 10 novembre 2015, prima di recarsi a Firenze per partecipare al Convegno Ecclesiale Nazionale, papa Bergoglio si fermò a Prato definendosi "un pellegrino di passaggio".
"Il nostro desiderio è quello di fare memoria e non dimenticare le emozioni di quei momenti – dice il vescovo Franco Agostinelli – ma soprattutto vorremmo non lasciar cadere gli inviti di Francesco".
Per questo motivo la Diocesi di Prato ha deciso di ricordare il primo anniversario della storica visita attraverso un ricco programma di iniziative.
Il prossimo 10 novembre, giovedì, giorno della ricorrenza, è in programma una conferenza dedicata al Papa "visto da vicino". Ospiti saranno due tra i suoi più stretti collaboratori: il direttore della sala stampa della Santa Sede Gregory Burke e il direttore della gendarmeria vaticana Domenico Giani. L’incontro si tiene in Palazzo vescovile con inizio alle ore 18.
Il giorno prima, mercoledì 9 novembre, sempre alle 19 nella chiesa di San Francesco, ci sarà un concerto del grande pianista pratese Giovanni Nesi. Saranno eseguite musiche di Franz Schubert e di Domenico Zipoli, gesuita e musicista, originario di Prato, per molti anni missionario in America Latina. È uno dei compositori amati da Bergoglio. L’esibizione è a ingresso gratuito e bissa il partecipato evento dello scorso anno, promosso proprio in vista dell’arrivo del Papa in città. Al termine si tiene un buffet nel chiostro dell’ex convento di San Francesco. L’iniziativa è organizzata dal gruppo "Amici della Diocesi".
Il terzo appuntamento invece è di carattere operativo. La Diocesi di Prato ha fatto proprio l’invito che il Papa ha rivolto dal pulpito di Donatello il 10 novembre dello scorso anno, vale a dire realizzare “patti di prossimità”. La Pastorale diocesana per il lavoro ha incontrato negli ultimi mesi tutte le rappresentanze istituzionali, economiche e sociali della città. Dal sindaco Biffoni agli industriali, dagli artigiani ai sindacati, passando per gli ordini professionali. Il frutto dei colloqui portati avanti da Michele Del Campo, direttore della Pastorale sociale, insieme al vescovo Agostinelli e al vicario generale Nedo Mannucci, sarà approfondito nel corso di un convegno convocato la mattina di sabato 5 novembre, intitolato "Un patto di prossimità per Prato". L’appuntamento inizia alle 9,30 nel salone vescovile.
Infine a partire dal 10 novembre in tutta la città sarà diffuso un segnalibro commemorativo dello speciale anniversario. Un piccolo segno da portare sempre con sé dove sono riportate alcune frasi contenute nel messaggio rivolto da papa Francesco a tutti pratesi dal pulpito di Donatello. Il segnalibro, stampato in 15mila esemplari, si potrà trovare e prendere gratuitamente nelle scuole, negli esercizi commerciali del centro storico e alla Libreria Cattolica.
Anche la cattedrale di Prato farà poi da cornice al progetto espositivo La Fine del Mondo, la grande mostra che segna la riapertura del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci. Dal 12 novembre, vigilia della chiusura diocesana del Giubileo della Misericordia, nella cappella della Sacra Famiglia, accanto all’ingresso della sacrestia, sarà installata un’opera dell’artista austriaco Hermann Nitsch.
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