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Tra gli interventi del piano triennale delle opere pubbliche che il Comune di Poggio a Caiano ha da poco presentato, c’è anche quello che riguarda il restauro, la valorizzazione e l’innovazione del Parco cittadino del Bargo. Si tratta di un progetto significativo e di grande impatto sul territorio per la cui realizzazione l’amministrazione ha deciso di affidarsi ai fondi del Pnrr, in particolare alla linea di finanziamento dedicata ai “Programmi per valorizzare l’identità dei luoghi: parchi e giardini storici”.
“Il bando a cui ci siamo candidati – afferma l’assessore ai Lavori pubblici Tommaso Bertini – è stata un’occasione molto preziosa per intercettare risorse utili a concretizzare ciò che abbiamo in mente per il nostro parco. Il grande lavoro di progettazione che i nostri uffici hanno svolto ci ha permesso di presentare un progetto di notevole e pregevole rilievo, capace di generare un tangibile miglioramento delle condizioni di conservazione del bene ed un impatto positivo sulla promozione dello sviluppo culturale, ambientale, educativo, economico e sociale di Poggio”.
Il parco del Bargo, nonostante abbia modificato nei secoli la sua destinazione, è da sempre un punto di riferimento per il territorio ed è inserito nella più ampia e riqualificata area del “Parco della Piana”, insieme al Ponte Manetti, alla Villa, alla Fattoria Medicea e alle Cascine di Tavola che, nel complesso, rappresentano un sistema territoriale di grande pregio e di notevole interesse culturale.
“Siamo molto orgogliosi del progetto che abbiamo candidato – commenta il sindaco Francesco Puggelli -. I diversi e significativi interventi che abbiamo previsto possono davvero rendere il nostro parco un elemento attrattivo di interesse storico-culturale non solo di Poggio ma anche del territorio circostante. Il Bargo, oltre a costituire la memoria storica, è la nostra oasi verde e come tale merita di essere valorizzato e restituito alla piena fruizione da parte della comunità, inoltre si trova al centro di una rete di percorsi ciclopedonali che costituiscono il fondamento del sistema culturale integrato che la nostra amministrazione da tempo promuove. Questo progetto è anche propedeutico all'avvio del percorso di federalismo demaniale su modello di quanto già fatto con la Palazzina reale. Il nostro obiettivo è infatti quello di acquisire la proprietà del Bargo e poter restituire così ai poggesi questo polmone verde tanto importante per la città.”
Per la valorizzazione del parco sono stati pensati servizi innovativi in grado di trasformarlo in un vero e proprio museo, uno spazio espositivo naturale inserito al centro del sistema culturale poggese. Un sistema di identificazione degli alberi tramite codice QR permetterà ad esempio di verificarne la specie e gli interventi effettuati. Il parco, inoltre, nelle sue parti libere dalla vegetazione ad alto fusto, costituisce un vero e proprio teatro naturale; questo aspetto, insieme al completamento delle infrastrutture, contribuirà alla fruizione del Parco, che potrà diventare il fulcro del sistema culturale poggese, ospitando iniziative di ogni genere.
Il progetto, per la cui realizzazione è previsto un investimento di 1milione e 996mila euro, prevede, tra le diverse azioni, l’integrazione della segnaletica esistente, il recupero e la riorganizzazione dei sentieri interni che consentiranno anche alle persone con difficoltà di deambulazione di poter tornare all’interno dello stesso eliminando quindi un elemento di barriera architettonica che oggi limita la fruizione dello spazio pubblico. Previsto anche il potenziamento del sistema di arredi interni al parco con l’integrazione ed il ripensamento di attrezzature per la sosta nonché aree ludiche sicure e diversificate.
Non è previsto un impianto di irrigazione ma una revisione totale del sistema di canalette, fossi e drenaggi esistenti per evitare che fenomeni di ruscellamento danneggino i percorsi. Questi interventi insieme al ripristino dei muretti e la rimodellazione delle scarpate tratterranno l’acqua che in questo modo, scorrerà più lentamente verso valle, anche in caso di piogge intense, andando a impregnare gli strati meno superficiali del terreno in cui si sviluppano gli apparati radica
Non mancheranno, tra gli interventi, un impianto di illuminazione a basso consumo che consentirà l’utilizzo in sicurezza anche nelle ore serali senza creare inquinamento luminoso e in parte auto alimentato attraverso sistemi di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.
Sul versante della sicurezza ed accessibilità del parco, sarà ricostruito il muro di cinta che perimetra il parco, restaurati i cancelli d’ingresso, controllati e monitorati gli ingressi attraverso la realizzazione di sistemi di allarme e videosorveglianza. Prevista anche una rete wifi.
Edizioni locali: Comuni Medicei