Più vigilanza nel Macrolotto 1 e 2, stazione mobile in piazza Mercatale, incremento della videosorveglianza. Sono i tre provvedimenti che in tempi rapidissimi rappresenteranno una prima risposta all'esigenza di rafforzare il controllo del territorio e prevenire i reati. A questo si aggiunge un adeguamento degli organici della guardia di finanza che entro la fine di quest'anno conterà dieci uomini in più (uno già arrivato nei giorni scorsi) e della questura che più volte a settimana controllerà il territorio con il supporto del reparto prevenzione crimine di Firenze, e la conferma fino alla fine dell'anno delle pattuglie miste con la presenza dei militari. Stamani, in prefettura, si è riunito il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica. All'ordine del giorno, la pianificazione di una serie di misure sollecitate al Tavolo nazionale per Prato voluto dal ministro dell'Interno Alfano dopo la tragedia del primo dicembre in via Toscana con la morte di sette operai cinesi nel rogo di una fabbrica.
“Abbiamo proceduto ad una valutazione complessiva dell'ordine e della sicurezza – ha spiegato il prefetto Maria Laura Simonetti – con l'obiettivo di individuare ulteriori accorgimenti mirati a prevenire e contrastare i reati”. Una valutazione che è partita dal numero dei delitti denunciati nel 2013: 12.091, contro i 12.507 dell'anno precedente. “Il dato non è ancora consolidato – ha detto il prefetto – ma possiamo parlare di un generale contenimento della situazione”. Il prefetto ha poi parlato di “lieve miglioramento” per alcuni specifici reati: lesioni dolose, percosse, minacce, ingiurie e ricettazione. Piccolo arretramento anche per i furti – 6.035 nel 2013, rispetto ai 6.060 del 2012 e ai 6.213 del 2011 – e per le rapine che sono passate da 311 del 2012 a 273 del 2013.
Le misure che saranno adottate in via sperimentale riguarderanno le zone considerate più a rischio: quella industriale nelle periferie sud (Macrolotto 1) ed est (Macrolotto 2) e piazza Mercatale compreso il cosiddetto “triangolo nigeriano”. Si tratta, nel primo caso, di aumentare il numero delle auto delle forze dell'ordine e della polizia municipale che controlleranno strade e accessi e monitoreranno movimenti all'esterno delle aziende. Un intervento che polizia, carabinieri, guardia di finanza e polizia municipale faranno a turno e che sarà attivato almeno 4-5 giorni a settimana. Per quanto riguarda il centro storico, invece, la collocazione di una stazione mobile, praticamente un presidio fisso. In questo caso, dovrà essere fatta una valutazione su quanti poliziotti, carabinieri, finanzieri e vigili urbani potranno essere impiegati in tale attività.
“Occorre – ha sottolineato a più riprese il prefetto – razionalizzare tutto ciò che abbiamo a disposizione, in termini di uomini e risorse economiche, e considerare quali sono i costi e quali i benefici". In più, il Comune, sulla base di una mappatura delle zone sensibili fornita dalla questura e frutto di esposti, denunce e segnalazioni arrivate dai cittadini, effettuerà una ricognizione della videosorveglianza per capire se c'è bisogno di incrementarla nei luoghi in cui è già presente oppure istituirla dove ancora non c'è.
" Al momento parliamo di misure sperimentali oltre che immediate – ha aggiunto il prefetto Simonetti – il problema di Prato è complesso e non c'è una soluzione unica”.
Il sindaco Roberto Cenni e il presidente della Provincia Lamberto Gestri hanno parlato della reazione che la tragedia di via Toscana ha messo in moto e degli impegni assunti sia dal Governo (il Tavolo nazionale per Prato si riunirà per la seconda volta a metà febbraio) che dalla Regione che ha promesso una task force di un centinaio di ispettori per la prevenzione e la sicurezza nei luoghi di lavoro.
“Non siamo soli e questo è incoraggiante – ha detto il sindaco – il segnale che riceviamo è quello di una volontà di affermare e ripristinare la legalità”. Il presidente della Provincia ha auspicato che “il prossimo incontro con il ministro Alfano faccia compiere ulteriori passi in avanti” e che “l'obiettivo è di approfittare della disponibilità del Governo e della Regione per migliorare e rendere più efficace il lavoro che si fa”.
Soddisfazione anche dai vertici delle forze dell'ordine. In particolare, il comandante provinciale della finanza, Gino Reolon, ha specificato che, con i nuovi arrivi, sarà rafforzata l'attività investigativa e il controllo economico del territorio.
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