101
Riproduzione vietata
Si è aperto questa mattina il cantiere per il ripristino del tratto La Briglia-La Cartaia della pista ciclabile Prato-Vaiano. L’assessore alle Infrastrutture della Provincia Ivano Menchetti ha ufficialmente consegnato i lavori alla ditta che si occuperà del ripristino alla presenza del sindaco di Vaiano Annalisa Marchi e del vicesindaco Primo Bosi. “La riapertura della pista, che è prevista a primavera, è un evento atteso dai cittadini, finalmente diamo inizio ai lavori che interesseranno circa 300 metri del costone da cui si è staccata la frana che ha bloccato la pista – ha detto Menchetti – Condizioni climatiche permettendo in circa tre mesi il lavoro sarà portato a termine”.“Si tratta di mettere in sicurezza un versante interessato da fenomeni carsici, quindi con infiltrazioni d’acqua, che ha anche un’altezza notevole, circa 50 metri – ha aggiunto il sindaco Marchi – Non si tratta certo di un lavoro di routine e servirà a risolvere un problema che è essenzialmente geologico, come del resto in tanta parte del territorio della Val di Bisenzio”. Il ripristino costerà 620 mila euro, la Provincia si è occupata del progetto e ha il ruolo di stazione appaltante, ma l’intervento vede la collaborazione dei Comuni di Vaiano e Prato e di Publiacqua.La progettista e direttrice dei lavori Francesca Santi sottolinea che per mettere in completa sicurezza il costone, caratterizzato da una struttura geologicamente friabile, è stata scelta una soluzione tecnologicamente avanzata, molto utilizzata nel nord Italia, che dà garanzia sulla stabilità. Nei prossimi giorni si provvederà a ‘ripulire’ il costone dai materiali instabili e s taglieranno le piante. Poi toccherà al consolidamento del pendio, anche mediante fasciatura degli ammassi rocciosi, e quindi verranno posizionate le reti a maglia snodabili realizzate con funi in acciaio ancorate e le barriere paramassi anche in quota per impedire la caduta di materiali dall’alto. Una volta concluso l’intervento sul pendio sarà ripristinata anche la pavimentazione e quindi la percorribilità della pista. La progettazione ha puntato, data la natura dei luoghi ed i problemi geologici del versante interessato, a una soluzione di minor impatto possibile, ma che garantisca la messa in sicurezza del tratto interessato, a tutela dell’incolumità di chi vi transita e per evitare ogni rischio per il futuro.
Riproduzione vietata