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Oltre mille studenti divisi in quattro corsi di laurea, 32 laboratori che collaborano con 160 aziende, 10 progetti di ricerca europei in vari settori, un milione di euro di investimento per 23 assegni di ricerca, 3 borse di dottorato, 16 di ricerca e un posto di ricercatore a tempo determinato. Sono i numeri registrati negli ultimi tre anni dal Pin, il consorzio che supporta il polo pratese dell'Univesrità di Firenze, presentati questa mattina, mercoledì 29 marzo, in occasione dell'inaugurazione ufficiale dei corsi di laurea 2016-2017. Didattica che si abbina a una vivacissima attività di ricerca e alta formazione in meccanica, energie rinnovabili, telecomunicazioni, economia dello sviluppo, che ha prodotto un utile di circa 600 mila euro.
Il mix tra proposte didattiche originali rispetto a Firenze e la stretta collaborazione tra ricerca e aziende del territorio, è il valore aggiunto che ha permesso a questa realtà non solo di restare in piedi dopo oltre venti anni di vita ma di registrare numeri in crescita.
Le attività fanno riferimento a quattro Scuole: Scuola di Studi umanistici e della Formazione (corso di laurea in Progettazione e Gestione di eventi e imprese dell’Arte e dello Spettacolo, corso di laurea magistrale in Scienze dello Spettacolo – curriculum Produzione di spettacolo, musica, arte e arte tessile); Scuola di Scienze della Salute Umana (corso di laurea in Infermieristica); Scuola di Economia e Management (Corso di Laurea in Economia Aziendale – Indirizzo Management Internazionalizzazione e Qualità); Scuola di Scienze Politiche “C. Alfieri” (Master europeo in Scienze del Lavoro).
Nel suo intervento, il presidente del Pin, Maurizio Fioravanti, ha manifestato la preoccupazione per la riduzione dei contributi pubblici, circa 300mila euro in meno legata alle riforme e ai tagli della Provincia e della Camera di Commercio, che rischia di stemperare il carattere pubblico e universitario del polo trasformandolo in un'agenzia di servizi per le imprese.
Altra preoccupazione manifestata stamani riguarda la mancanza di alloggi per gli studenti in una città che conta oltre 200 iscritti fuori sede e ospita le succursali di due università straniere: Monash e New Haven. Un problema alla cui soluzione sta lavorando il sindaco Biffoni, anche perchè a breve altri atenei stranieri potrebbero scegliere Prato per mettere radici: "Stiamo lavorando – ha spiegato Biffoni – sia per intercettare fondi della Arsu per che per agevolare l'incontro tra privati e università per la creazione di strutture convenzionate"