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Un melograno piantato in un giardino di ogni città “per ricordare le stragi dei migranti, per operare affinché non si spezzino più vite innocenti, per restare umani”. E' questa l’iniziativa che si è svolta oggi a Prato e a Montemurlo in seguito all’appello che Donne insieme per la pace, Cgil, Anpi, Arci e Legambiente Toscana hanno lanciato ai Comuni della Toscana.
A Prato il sindaco Matteo Biffoni e le assessore Benedetta Squittieri e Cristina Sanzò sono andati al Parco Liberazione e Pace – ex Ippodromo dove è stato piantato il melograno.
Nel pomeriggio, invece, l'albero è stato piantata anche nel giardino “Mahatma Gandhi” di Oste dove il Comune di Montemurlo, vicino alla pianta, ha messo la targa con su scritto: “Sono nato in memoria delle tante vite perse nella speranza di un futuro migliore. Basta morti durante le migrazioni”. All'iniziativa erano presenti il sindaco Simone Calamai, l'assessore all'ambiente Alberto Vignoli, Giovanni Santi della Cgil Prato e Piero Baldanza dello Spi Cgil, con la presidente di Arci Prato Ilaria Testa e Ornella Barni di Arci e Lorenzo Palumbo, referente di Anpi per Montemurlo.
"Il giardino Gandhi in via Toti a Oste è il luogo che abbiamo scelto per la promozione dei diritti. – ha detto il sindaco Calamai- Ci è sembrato quindi naturale piantare qui il melograno che ricorda le vittime innocenti delle stragi di migranti. Un gesto semplice per dare viva testimonianza del dolore, quello di chi è stato inghiottito dal mare, disperso, morto nelle stive o nei container".
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