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Si allargano le maglie per l’attuazione del piano casa. Ieri pomeriggio il consiglio comunale ha approvato una delibera interpretativa del regolamento urbanistico, che renderà più facile accedere alle possibilità di ristrutturazione ed ampliamento degli immobili ad uso residenziale. Due le novità illustrate in aula dall’assessore all’urbanistica, Gianni Cenni: si potrà intervenire anche in quegli edifici già ristrutturati di recente, viene superato infatti il divieto imposto dal regolamento urbanistico comunale che, su questo punto, aveva dato una lettura più restrittiva del piano casa anche della stessa Regione Toscana. Gli unici vincoli a restare in piedi sono quelli fissati dalla legge nazionale, ovvero il limite massimo dei 350 mq per poter beneficiare di questo speciale iter di ristrutturazione ed il tetto del 20% per l’ampliamento delle cubature. Novità positive anche per coloro che vorranno abbattere e ricostruire la propria casa, grazie alla delibera viene allargata la platea degli edifici assoggettabile a questa procedura, attualmente limitata alla categoria DR (demolizione e ricostruzione), anche alle categorie Ri, R4, R5 in pratica l’area di mixitè e l’area di residenza in aggiunta. In questo frangente l’unico vincolo previsto riguarda la possibilità di ampliamento dell’edificio ricostruito fino al 35% della superficie originaria. “Il piano casa del governo nella parte non riguardante l’edilizia sociale contribuisce alla riqualificazione urbana e dà un impulso all’economia – motiva la ragione della delibera Cenni – perché è più facile costruire la stanza in più al figlio che comprargli una casa nuova. Da parte nostra offriamo un ulteriore incentivo per la realizzazione dei lavori di migliorie tenendo conto anche che Prato con 35 domande è la città toscana col più alto numero di domande presentate per accedere al piano casa”.Le nuove linee guida uscite fuori dal Comune sono il frutto di un certosino lavoro di concertazione fra maggioranza ed opposizione, tanto che il Pd e l’Idv hanno votato a favore in commissione ed in consiglio comunale, fornendo soltanto un suggerimento di pensare in futuro a provvedimenti analoghi per consentire ristrutturazioni anche di edifici ad uso produttivo. A rivendicare il merito di questo successo politico è anche il presidente della commissione urbanistica, Emanuele Berselli “Per la prima volta abbiamo coinvolto tutte le categorie della Consulta dei professionisti, questo rappresenta un importante cambio di marcia rispetto al passato”. Mentre il consigliere Stefano Scali ha indicato l’obiettivo “speriamo dopo la delibera di poter raddoppiare il numero delle domande”. Per presentarle c’è tempo fino al 31 dicembre, quando scadrà la legge regionale che recepisce e regola il piano casa. Gli effetti di queste modifiche sono facilmente calcolabili: se prima dell’approvazione della delibera il piano casa era limitato al 10% del territorio pratese adesso viene coperto circa il 50%. Tenuto conto delle prime stime degli uffici comunali andando al raddoppio degli interventi di ampliamento e ristrutturazione dovrebbe attivarsi un indotto pari a circa 3,5 milioni di euro.
Carlandrea Adam Poli