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Il coordinamento dei comitati per la salute di Prato e Pistoia contraro all'ampliamento di Peretola, chiede ai consigli di tutti i Comuni interessati, della Città metropolitana e della Regione di approvare un ordine del giorno in cui si chiede al governatore toscano Enrico Rossi di non presentare ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar. L'appello è corredato da un'ampia documentazione sul progetto di ampliamento dello scalo fiorentino e sulla decisione dei giudici amministrativi che, lo ricordiamo, hanno annullato la variante al Pit che prevede la nuova pista parallela convergente all'autostrada, ritenendo che la valutazione ambientale strategica (VAS), alla base di tale modifica urbanistica, fosse incompleta e viziata. Poche ore dopo tale sentenza il presidente toscano Rossi aveva già dichiarato la sua volontà di ricorrere al Consiglio di Stato e probabilmente non saranno gli ordini del giorno dei Comuni dell'area interessata, tra cui Prato e Poggio a Caiano, a fargli cambiare idea, ma tali atti avranno sicuramente una valenza politica. Potenzialmente ne avranno una anche giuridica perchè il coordinamento dei comitati, principale promotore del vittorioso ricorso al Tar, è pronto a dare battaglia anche alla Corte di giustizia europea se, come sembra dalle dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi anche dal ministro dell'Ambiente, governo e Regione realizzeranno il nuovo aeroporto senza una valutazione d'impatto ambientale (è ancora in corso al ministero) e con una VAS definita da un tribunale inadeguata. "Chi non si opporrà al ricorso al Consiglio di Stato e alla realizzazione dell'opera a tutti i costi, potrebbe essere chiamato a risponderne nelle sedi opportune. – spiega Gianfranco Ciulli, portavoce del coordinamento – A nostro avviso è a pieno titolo un correo. Interpretazione opinabile e di parte. Tra l'altro, molti consiglieri comunali, anche del Pd, hanno firmato a titolo personale il ricorso al Tar che abbiamo vinto per cui appare logico che debbano promuovere in Consiglio comunale un ordine del giorno in cui si si chiede a Rossi di non appellarsi al Consiglio di Stato. Nessuno può dire di non sapere o di non essere abbastanza informato perchè abbiamo allegato a tale richiesta tutta la documentazione necessaria per avere un quadro chiaro della situazione".
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