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Anche i monaci buddisti del tempio di Prato si sono rivolti ai centri Diagnosys (via Lepanto 21/23) e Iama (via Pistoiese 613/2) del circuito Sistema Salute per i tamponi per la diagnosi da coronavirus, il nuovo servizio che le due strutture sanitarie svolgono privatamente da qualche giorno, su accreditamento della Regione e a prezzi in linea con il sistema pubblico, in collaborazione con Etrusca Medica e Futura Medical.
Un apposito gazebo per l'effettuazione del tampone laringo-faringeo è stato impiantato all'angolo tra via Castagnoli e via PIstoiese.
Sono soprattutto gli stranieri, residenti a Prato, che vogliono tornare ai loro paesi d'origine, e italiani in procinto di recarsi all'estero, che richiedono il tampone. In prevalenza sono i cinesi a rivolgersi a Diagnosys e Iama, visto che non è possibile entrare nel loro paese senza l'attestazione di aver eseguito un tampone, almeno 48 ore prima della partenza.
Ma ci sono anche le cicliste e l'intero staff della squadra femminile della Trek-Segafredo, la formazione di Vincenzo Nibali, che si sono rivolti ai due centri del Sistema Salute in procinto della ripresa delle gare.
Tamponi che sono analizzati e forniti a Diagnosys e Iama da uno dei tre centri toscani appositamente autorizzati dal ministero della Salute.
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