Tre uova a sessanta euro sono la punta dell'iceberg del conto spese per mangiare nel ristorante del Museo, che i vertici della Fondazione per l'arte contemporanea hanno, è il caso di dirlo, alimentato nel corso degli anni.
Le fatture, documentate con accesso agli atti dal consigliere comunale della Lega Marco Curcio, ammontano a 100mila euro dal gennaio 2017 al 2021 con la pausa del Covid compresa. Qualcuno parla di spese pazze e se si pensa che gli stipendi dei due dipendenti licenziati in tronco pochi giorni fa per ragioni economiche portano a un risparmio tra i 50 e i 60mila euro, forse la definizione non è poi così esagerata. Ristorante con cui tra l'altro il cda ha aperto una lunga diatriba su affitti e utenze non pagate da una parte e conti di pranzi e cene da saldare dall'altra. Questione risolta con un accordo transattivo che ha portato la riduzione dell'affitto da 5.500 al 1.500 euro per tutto il 2023 e poi a 1.800 fino al 2028. “Le spese invece di energia elettrica, gas ed Acqua sono conteggiate in maniera "forfettaria" a 1.000 euro al mese. – spiega Curcio – Ma da marzo 2021 – giorno della firma del contratto ad oggi – direi che gli importi dell'energia elettrica e gas sono lievitati notevolmente provocando la perdita di 333mila euro nel 2022. Quanto ci ha rimesso quindi il Pecci a farlo "forfettario"?”.
Come detto ieri in commissione 6, Curcio ricorda anche i 24mila euro dati alla società inglese per trovare il nuovo direttore e gli 11mila euro versati a una società che ha evidenziato i pochi biglietti staccati a fronte di elevati i costi di gestione. Cose ben note in città.
Ciò che ancora non è chiaro e su cui si attendono risposte precise e documentate, riguarda l'accordo extragiudiziale con l'ex direttrice Cristiana Perrella per ritirare la causa di lavoro presentata dopo essere stata fatta fuori. Per capire quanto questa vicenda abbia avuto un peso sul successivo licenziamento in tronco dei due dipendenti in termini di soldi da recuperare, è necessario sapere se e quando è stato siglato quell'accordo e a quanto ammonta “la pace legale”. Curcio ne fa anche una questione di correttezza rispetto a quanto è stato dichiarato dal presidente Lorenzo Bini Smaghi nella seduta di luglio della commissione 6: “A una mia precisa domanda in merito alla causa di lavoro tra la Fondazione e l'ex-direttrice, rispose che la situazione non era ancora definita e che quindi non ne avrebbe potuto parlare. Scopro, dal contenuto di una mail rivolta ai membri della commissione 6 inviata dallo stesso presidente Bini Smaghi, che sarebbe stato trovato accordo con una transazione a soluzione di quel contenzioso, ivi compreso un eventuale risarcimento danni. Sarà ovviamente mia premura risalire alla data dello stesso e ai dettagli in esso contenuto, anche per capire se le dichiarazioni di Bini Smaghi in quella sede istituzionale fossero corrispondenti a verità”.
Domani intanto è previsto l'atteso incontro tra cda e sindacati. La condizione di Cgil e Uil per iniziare il confronto è il ritiro dei due licenziamenti.
In queste ore si registra l'apertura del sindaco di Firenze Dario Nardella: “Noi siamo disponibili a inaugurare una stagione di collaborazione forte e proficua con il Pecci. "Abbiamo sempre creduto nella collaborazione tra le città. Speriamo che le difficoltà del Pecci si possano risolvere positivamente, in ogni caso noi siamo pronti a collaborare". Oggi la Regione, socia della Fondazione per le arti contemporanee con il Comune, ha aggiunto: “il licenziamento delle due persone per la Regione Toscana non è accettabile. Come per il teatro comunale di Firenze – ha affermato Giani rispondendo a una interrogazione della Lega – non ci dobbiamo mantenere in una dimensione di nicchia, solo di mostre di arte contemporanea, è un luogo che deve vivere di eventi e iniziative. E' necessario fare di quel luogo un centro vivo in cui ogni giorno c'è un'iniziativa". Queste, ha concluso Giani, sono "opinioni concordate con il sindaco di Prato e quindi nei prossimi giorni ci muoveremo di conseguenza. Come Regione siamo talmente impegnati che abbiamo convocato nei prossimi giorni i sindacati in ordine del licenziamenti prospettato per i due dipendenti".
Pecci, alla vigilia del confronto tra cda e sindacati continuano le polemiche
Il consigliere comunale Curcio punta il dito contro le spese "pazze" del cda del museo e annuncia di voler fare luce sul presunto accordo con la ex direttrice Perrella per ritirare la causa di lavoro. Il presidente della Regione Giani replica all'opposizione
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(e.b.)
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