Il progetto per la realizzazione del Parco centrale nell'ex area del Misericordia e dolce sarà modificato in funzione di due obiettivi. Il primo è trasformare il padiglione nel “Palazzo della moda” perché diventerà sede del corso di laurea Tessile e moda che quest'anno, per il suo debutto, conta ben 300 iscritti. Il secondo è contenere i costi che con l'aumento dei prezzi delle materie prime rischiano di far lievitare un conto già piuttosto salato per dare un nuovo volto a questa area.
Lo strumento che permetterà all'amministrazione comunale di centrare entrambi gli obiettivi è il ridimensionamento dell'edificio che passerà dagli attuali 2mila mq a un quarto, circa 500 metri. Un padiglione più piccolo permetterà al Comune di restare sul budget di 7,5 milioni di euro inizialmente previsto per il parco. Lasciare il progetto così come è ora, significa dover rivedere al rialzo la previsione. E non di poco. Costi energetici e impennata dei prezzi della materie prime stanno creando più di un problema alle amministrazioni pubbliche che hanno cantieri in partenza o in rampa di lancio costringendole a ridimensionare gli interventi o a cercare coperture per la spesa aggiuntiva. Lo sa bene l'Asl che per la palazzina del Santo Stefano e il distretto di San Paolo dovrà aggiungere al conto rispettivamente altri 6 e 2 milioni di euro. Per il Parco centrale del Comune si parla di un aumento di 3-4 milioni di euro che porterebbe il quadro economico dell'intervento a 11-12 milioni. Troppi per le casse comunali considerando anche che a tali cifre bisogna aggiungere altri 12 milioni di euro per comprare l'area dall'Asl Toscana centro.
In più, in questa fase storica critica, un padiglione da duemila metri quadrati rischia di restare in parte vuoto. E allora, alla luce del successo del corso di laurea in Tessile e moda, l'assessore ai lavori pubblici e all'urbanistica Valerio Barberis, ha pensato bene di modificare il progetto pensando a questa nuova funzione: “Il parco e il suo padiglione – spiega Barberis – vanno pensati all'interno di un contesto caratterizzato dal confinante complesso di Santa Caterina che sarà sempre di più legata a doppio filo con Manifatture digitali cinema e dalla vicina Officina Giovani che grazie al Pnrr sarà recuperata completamente. Ecco quindi che il corso di laurea Tessile e moda ha nel Parco centrale la sua sede ideale e gli conferisce una funzione pubblica strategica per valorizzare tutta la zona”.
L'obiettivo del Comune è riuscire ad andare in gara d'appalto entro la fine del mandato, prevista per la primavera del 2024. Sembra un orizzonte temporale lungo ma in realtà non lo è affatto. In questo momento l'Asl, ancora proprietaria dell'area, sta terminando la procedura di bonifica del serpentino trovato dopo l'abbattimento dell'ospedale. La conferenza dei servizi che darà il via libera alla copertura con un metro e mezzo di terra (quella derivante dallo scavo per la vasca d'espansione al Santo Stefano) è prevista tra un mese. Probabilmente ne servirà anche una seconda che per legge deve essere a un mese di distanza dalla prima. Ottenuto il via libera, salvo imprevisti o prescrizioni particolari, l'Asl dovrebbe chiudere questa partita per marzo aprendo la porta alla compravendita dell'area. Il progetto del Parco dovrà essere rivisto anche rispetto ai cambiamenti intercorsi in questo periodo a cominciare dalla superficie effettiva della buca lasciata dalla demolzione e da altre scelte tecniche emerse in corso d'opera come il muro a retta necessario al confine con il Convitto Cicognini.
Parco centrale, il padiglione si “restringe” e diventerà il Palazzo della Moda
Gli originali 2mila metri dell'edificio scendono a 500: è destinato ad ospitare gli studenti del corso di laurea Tessile e moda. La scelta dovuta anche alla necessità di ridurre i costi e restare nel budget già stabilito
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(e.b.)
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