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Panificio Toscano, la maggioranza dei dipendenti contro i Si Cobas: “Non dobbiamo pagare per i loro sbagli”


Il folto gruppo ha incontrato la stampa all'Art Hotel per lanciare un appello a Unicoop e alle istituzioni: "Vogliamo lavorare, la minoranza non può decidere il destino di tutti. Panificio Toscano siamo noi"


Redazione


"Noi non siamo loro, rappresentiamo la maggioranza e vogliamo tornare a lavorare". Chiedono a Unicoop di riprendere la fornitura per scongiurare il pericolo di licenziamento e alle istituzioni, sindaco e prefetto, di aiutarli a raggiungere questo obiettivo i dipendenti del Panificio Toscano in ferie forzate da domenica.
Questa mattina, 4 dicembre, si sono ritrovati all'Art hotel per dissociarsi dalle azioni di protesta messe in campo da Si Cobas negli ultimi mesi, culminate con il blitz di sabato 1°dicembre nel supermercato Coop al Parco Prato che ha determinato la decisione del colosso della distribuzione di sospendere il rapporto con Panificio Toscano fino a che non tornerà la calma.
"Si Cobas rappresenta neanche il 10% del personale. – afferma Tommaso Infanti, dipendente dello stabilimento di Prato da quasi 20 anni – Non può decidere il futuro del restante 90%. Noi non abbiamo partecipato a nessuna delle proteste messe in atto perchè non c'è niente di cui lamentarsi. Le buste sono regolari, tredicesima e quattordicesima sono pagate e le ferie sono garantite. Lo scorso 30 novembre 23 persone hanno avuto passaggi di livello. Vogliamo far sapere a Unicoop che il Panificio Toscano siamo noi. Non possiamo perdere il lavoro per colpa di poche persone. Tra l'altro la maggior parte dei manifestanti viene da fuori, non c'entra nulla con l'azienda". 
140 dipendenti tra lo stabilimento di Prato che produce pane e quello di Collesalvetti che sforna dolci, il Panificio Toscano lavora quasi in esclusiva per Unicoop. Sospendere, o in prospettiva, interrompere il rapporto significa chiudere i battenti e mandare tutti a casa. "Io sono sola con tre figli. Per loro non ci sarà Natale. – racconta Viorica Ciobotarn, d'origine romena, arrivata a Collesalvetti da poco – Io qui mi trovo benissimo perchè mi hanno insegnato un mestiere e sono sempre venuti incontro alle mie esigenze familiari. Perchè dovrei mettermi contro? E perchè viene permesso alla minoranza di decidere il destino della maggioranza?".
Si Cobas contesta la mancata applicazione del contratto industriale. "Il nostro è un lavoro artigianale – prosegue Infanti – Noi lavoriamo con le mani e con i forni a legna. Il contratto federpanificatori è quello giusto". 
Rincara la dose Hicham Qallali, responsabile del magazzino nella sede di Prato dove è dipendente da 15 anni: "Si Cobas ha interesse a far chiudere l'azienda per interessi personali. Se stavamo male non saremmo rimasti tanti anni. Chiediamo alla Coop di ridarci il lavoro perchè ne abbiamo bisogno".
Anche Stefania Giusti, responsabile dello stabilimento di Collesalvetti, ribadisce la sproporzione tra soddisfatti e scontenti: "Nel nostro caso siamo 50 contro 7. Non è giusto. Siamo stanchi, noi vorremo solo fare il nostro lavoro serenamente. Da sei mesi dobbiamo combattere ogni giorno con boicottaggi tra continue malattie e prodotti da buttare perchè fatti male; diventa difficile evadere gli ordini in queste condizioni".
Panificio Toscano nel frattempo ha chiesto un incontro a Unicoop e preso provvedimenti disciplinari nei confronti dei dipendenti che sabato hanno partecipato al blitz nel supermercato. 
Si Cobas invece, prosegue la sua protesta davanti alla Prefettura di Prato per chiedere l'apertura di un tavolo prefettizio.
Sulla vicenda interviene anche l'associazione Prato in Comune: ”Se  ne occupi la Regione – si legge -, prima che il confronto diventi impossibile. L’invito, intanto, è alla ripresa delle commesse da parte di Coop e al ristabilimento di un clima di confronto, anche serrato, ma che non trascenda in nessuna deriva".  
E.B.
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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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