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Ore 18, il centro storico si svuota: chiudono bar, ristoranti e pizzerie. Lo sconforto dei gestori


Intanto l'assessore Squittieri sollecita gli indennizzi per le categorie interessate dalle restrizioni


Redazione


Alle 18 di ieri, 25 ottobre, si sono abbassate le saracinesche di bar, ristoranti e pizzerie, come previsto dal Dpcm di domenica scorsa: le strade si sono svuotate, ha iniziato a piovere e nel giro di poco tempo il centro ha assunto un'aria spettrale.
“E' stato un colpo al cuore – spiega Simona Marinai vicepresidente Fipe Confcommercio e titolare di Le Barrique – dopo di noi anche i negozi di abbigliamento hanno chiuso. La situazione è pesante ci stiamo organizzando per le consegne a domicilio, ma non è il nostro lavoro. Lo facciamo perché dobbiamo sfruttare tutte le possibilità, ma questa attività non compensa le perdite dei fatturati. Inoltre, io ho scelto di fare un altro mestiere: quello che mi permette il contatto con il pubblico.”
Sull'ora di pranzo i ristoranti sono aperti, ma la gente seduta ai tavolini è poca, sia perché molti dei dipendenti degli uffici che hanno sede nel centro storico lavorano da remoto, sia perchè resta comunque la paura di un contagio. “Stiamo ancora aspettando gli aiuti promessi ad agosto – spiega Renzo Bellandi di Megabono e presidente di Fiepet Confesercenti – abbiamo investito in sicurezza eppure ci hanno fatto chiudere e sta passando un messaggio sbagliato. Questa ripresa dei contagi era ampiamente prevista e non è stato fatto nulla. Faccio un appello a tutti i nostri clienti di non abbandonarci e di continuare a sostenerci e alle forze dell'ordine di controllare i codici Ateco in modo che ciascuna faccia il suo lavoro”.
A preoccupare i gestori anche la situazione dei dipendenti che ancora una volta dovranno far ricorso al cassa integrazione: “Fino a quando è possibile ricorrere agli ammortizzatori sociali – continua Bellandi – lo faremo ma poi sono a rischio posti di lavoro”.
Anche l'assessore allo sviluppo economico Benedetta Squittieri è preoccupata per gli effetti economici legati all'aumento dei contagi: “E' urgente che vengano fissati criteri chiari, tempi rapidi e modalità certe di erogazione degli indennizzi. Molti imprenditori in questi mesi hanno già subito una forte riduzione delle proprie entrate
"Il Comune ha fatto e sta facendo il possibile per sostenere i lavoratori e le imprese del territorio. Da parte nostra c'è tutta la volontà di sostenere il tessuto economico del territorio, per quanto di competenza". 
L'assessore lancia un appello al Governo nazionale e regionale affinché i provvedimenti siano anche il più uniformi possibili: "Pur nel rispetto delle autonomie è insensato avere norme diverse da un territorio all'altro, per questo ritengo fondamentale che tutti i provvedimenti siano presi in modo univoco".

Edizioni locali: Prato
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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
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