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Oltre 72mila visitatori per gli affreschi di Lippi: il duomo è diventato meta turistica


Redazione


Sono stati 72.144 i visitatori in poco più di due anni che sono venuti a Prato per vedere gli affreschi di Filippo Lippi nella cattedrale di Santo Stefano, uno dei principali capolavori pittorici del Rinascimento. E’ anche grazie a questo che Prato è diventata a tutti gli effetti una mèta turistica. Il bilancio delle visite al ciclo pittorico di fra’ Filippo, a due anni dall’inaugurazione del restauro voluto dal Ministero dei Beni Culturali, è stato presentato questa mattina in duomo dal Vicario generale della Diocesi di Prato mons. Eligio Francioni, dal presidente dell’Opera del Duomo Raffaele Tanzarella, dal presidente della Provincia Lamberto Gestri e dal direttore dell’Apt di Prato Alberto Peruzzini.
Dal 5 maggio 2007 al 31 luglio 2009 è stata superata la soglia dei 70mila visitatori. Di questi, 36.072 hanno versato il contributo d’ingresso alla cappella maggiore, quella decorata dal ciclo pittorico lippesco, ricevendo l’audioguida. Per ogni visitatore che paga il biglietto per accedere agli affreschi ce n’è almeno uno – ma la stima è per difetto – che entra in duomo, visita la cattedrale e si limita ad ammirare i dipinti di Filippo Lippi da lontano. Nel solo periodo gennaio – luglio 2009 i visitatori complessivi sono stati circa 16.100, di cui paganti 8.050.
ùMa chi sono i turisti che vengono a Prato? Per due terzi si tratta di italiani, provenienti da varie regioni. Notevole però la presenza di stranieri, per il 60% francesi, tedeschi e inglesi. Perlopiù – ha spiegato Lorenzo Caciolli che coordina l’organizzazione dell’accoglienza in duomo – si tratta di turisti che soggiornano a Firenze e che arrivano nella nostra città preferendo il treno all’auto. E che, terminato il giro turistico, si fermano in bar, ristoranti e negozi della città. “È una grande soddisfazione – ha commentato il Vicario mons. Francioni – constatare che la nostra cattedrale è diventata la “casa” di chi visita Prato. Auspico che in occasione della prossima festa cittadina dell’8 settembre e poi della grande mostra “Lo stile dello Zar”, Prato si mostri sempre più bella e accogliente“. Gli ha fatto eco il presidente della Provincia, Lamberto Gestri, che nel sottolineare il lavoro straordinario compiuto dalle Amministrazioni precedenti per promuovere gli affreschi di Filippo Lippi, ha lanciato una importante proposta: “Dopo il grande evento dedicato a “Lo stile dello Zar”, che si aprirà a Prato il 19 settembre, dovremo pensare ad una storica mostra su Filippo e Filippino Lippi. Il successo dell’esposizione organizzata con i dipinti pratesi al Palazzo del Lussemburgo a Parigi – ha chiosato Gestri – conferma ancora una volta, se ce ne fosse stato bisogno, l’importanza del grande patrimonio artistico della nostra città“. Ma non ci si riposa sugli allori. Il presidente dell’Opera del Duomo Raffaele Tanzarella ha annunciato che allo studio c’è il progetto di rendere accessibile il bel campanile bicromo del duomo: i visitatori potrebbero così salire sulla torre più alta di Prato per godere di un panorama unico che spazia fino a Firenze e Pistoia.

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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
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