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Nella nuova disciplina del commercio appena varata dalla giunta comunale non c’è solo il divieto all’apertura di nuove attività non consone alla qualità e alla tradizione del centro storico. L’articolo 4 del provvedimento, infatti, contiene precise disposizioni per la tutela del decoro di fondi commerciali sfitti. Un problema, purtroppo, sempre più attuale, con negozi costretti a chiudere senza che ci siano altre attività pronte a rilevare i fondi. Un censimento commisisonato dall’amministrazione comunale avrebbe contato oltre 640 fondi sfitti all’interno dlele mura. Proprio per questo, in attesa di una auspicabile ripresa di competitività da parte del commercio nel centro, il Comune ha pensato di varare norme rigide per evitare che lo stato di abbandono di locali sfitti finisca per compromettere il tentativo di recupero del decoro nel cuore della città. Così i proprietari dei fondi sfitti avranno l’obbligo di tenere pulite le saracinesche, le vetrine e gli spazi compresi tra le serrande “a vista” e l’ingresso. Non solo: gli spazi rientranti non protetti da serrande oltre che puliti dovranno essere illuminati nelle ore notturne. Anche l’oscuramento delle vetrine dovrà essere fatto seguendo precisi standard: niente più fogli di giornali appiccicati al vetro quindi, ma un cartoncino neutro di colore chiaro. Le insegne dei negozi ormai cessati dovranno poi essere rimosse. Sarà la polizia municipale ad eseguire i controlli e per gli inadempienti sono previste sanzioni salate.