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Il Consiglio comunale di Prato ha approvato il regolamento sui “dehors”, ovvero sui gazebo e strutture similari all’esterno di bar e ristoranti. L’ Unione Commercianti, molto critica con la prima versione del regolamento che prevedeva la Dia per il posizionamento dei gazebo pur trattandosi di strutture amovibili, giudica soddisfacente la norma varata: “Sono state recepite molte nostre istanze – dice l’associazione – in questi mesi abbiamo insistito con la giunta affinché provvedesse a modificare la prima versione del regolamento. E’ stato un lavoro ragionato il nostro, supportato anche dalle regole approvate da altre amministrazioni comunali. Così com’è adesso, il regolamento sui dehors consente a tutti gli esercenti, attraverso procedure snelle, di collocare gazebo all’esterno dei loro bar e ristoranti con il risultato che il centro storico sarà più accogliente e ordinato”. Ora però l’attenzione dell’Unione Commercianti si sposta su un altro fronte: quello della Cospa. “Le tariffe per l’occupazione del suolo pubblico – spiega l’associazione – sono tra le più care d’Italia. Dal Comune abbiamo già ricevuto rassicurazioni sul fatto che il prossimo bilancio sarà stilato sulla base della riduzione della Cosap, su questo vigileremo quando sarà il momento, indipendentemente dal sindaco che sarà eletto con le amministrative di giugno e che si troverà a gestire la situazione economica”. Attualmente nel centro storico di Prato, un bar o un ristorante con una struttura esterna per sedie e tavolini sostiene in media una spesa di seimila euro per sei mesi. La categoria 1 – il centro storico appunto – prevede un costo giornaliero di 0,66 euro per ogni metro quadro di suolo pubblico occupato. “Occorre diminuire la tariffa – dice l’Unione Commercianti – a maggior ragione in un periodo come questo in cui non si può prescindere da un equilibrio tra spesa per la collocazione dei gazebo, pagamento della Cosap, immagine del territorio e ritorno economico sia per l’amministrazione che per i commercianti”.
