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Nuova palazzina del Santo Stefano, c’è la posa della prima pietra


L'apertura del cantiere è calendarizzata il 1° giugno. Salvi, quindi, i 10 milioni di fondi Cipe. I lavori dureranno 875 giorni. Si comincia dal parcheggio


Redazione


Il 1° giugno sarà posata la prima pietra di quella che è considerata la svolta della sanità pratese. Si aprirà infatti, il cantiere per la costruzione della nuova palazzina del Santo Stefano che amplierà il numero di posti letto complessivi di oltre 100 unità. Un momento atteso da tempo, visti i disagi che la popolazione deve subire per il sottodimensionamento dell’ospedale, e che arriva a oltre sette anni dalla decisione di intervenire lanciata dall’allora sottosegretario Antonello Giacomelli con il sindaco Biffoni, supportata dalla messa a disposizione di 10 milioni di fondi Cipe del governo Renzi. Soldi che l’Asl e la città hanno rischiato di perdere se il cantiere non fosse partito entro giugno.
Pericolo scongiurato per un soffio ma gli imprevisti sono stati molti tra tecnici (la necessità di realizzare una vasca d’espansione), economici (i costi lievitati) e legali (il ricorso della seconda classificata alla gara d’appalto). In più il periodo del Covid ha rallentato il tutto. Con il via alle ruspe della Nbi spa di Roma, si volta pagina. Come detto, si parte dal parcheggio dipendenti che dovrà essere ampliato di 130 unità portando il totale a 780. Anche l’area sosta per gli utenti crescerà ma l’ampliamento sarà a cura del concessionario dell'ospedale, la Sat. I lavori si sposteranno poi sul nuovo edificio che sorgerà nel terreno tra la palazzina dei servizi e il parcheggio dipendenti (nella foto seguente il rendering).

Il collegamento in sopraelevata con il Santo Stefano è l’ultima cosa che sarà realizzata e richiederà un cambio di viabilità per l’accesso al pronto soccorso che avverrà da via Ciulli per il tempo necessario all’intervento. Quando sarà il momento ne sarà data ampia comunicazione, ma non c’è fretta. I lavori infatti dureranno 875 giorni, ossia due anni e circa cinque mesi. Un periodo che Asl e Regione poterebbero impiegare per pensare al personale da impiegare. Un ragionamento che vale soprattutto per il pronto soccorso che con il trasloco nel nuovo edificio di altri reparti, porrà allargarsi. In questi anni però il personale medico e infermieristico è fuggito da stress e rischi dimezzandosi e la diaspora non sembra terminata tanto che per coprire i turni i direttori di presidio ora possono usare gli ordini di servizio per chi lavora nelle Medicine. Nei prossimi mesi capiremo se la riforma della Medicina d’emergenza appena varata dalla Regione, avrà effetti benefici ma c’è il rischio reale che la palazzina rappresenti la cura giusta ma trovata troppo tardi.
Il quadro economico dell’intervento è di oltre 25 milioni di euro di cui 20 dello Stato, tra i dieci Cipe e i dieci ex articolo 20, e il resto dell’Asl. Solo i lavori costeranno 18,4 milioni di euro.

La vasca, che è in corso di realizzazione tra via Foscolo e l'eliporto, sarà terminata nei prossimi mesi. Le piogge di queste settimane hanno comportato lo stop ai lavori fino a che il terreno non sarà asciutto.
 
(e.b.)
 
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