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Nomine, ancora malumori in maggioranza: il nuovo fronte è sul nome di Benigni


Redazione


“Vorrei che il sindaco informasse prima i partiti prima di compiere delle nomine nelle società partecipate come quella di Alessandro Turi”: se anche il più pacifico partito della maggioranza, l’Udc per voce del suo segretario provinciale, Enrico Mencattini mostra le sue perplessità sul metodo seguito per il rinnovo della presidenza delle Farmacie comunali vuol dire che sui consigli d’amministrazione la giunta rischia di perdere la bussola dei rapporti con la sua coalizione. Non è neppure da dire che i centristi siano belligeranti nei confronti di Roberto Cenni rispetto alla scelta di privilegiare figure prese dal centrosinistra per guidare le partecipate, ma Mencattini avverte lo stesso la necessità di porre un problema politico rilevante. Nel clima infuocato di queste ore questa dissonanza va a minare un quadro di maggioranza, che potrebbe trascendere a rapidi passi dalla fuoriuscita di giunta di un partito ad una vera e propria crisi politica. Soprattutto se si scatenasse un effetto domino di litigi e incomprensioni.A terremotare la maggioranza, infatti, oltre le ben note vicende leghiste che hanno portato alla chiusura a riccio dei piani alti dell’amministrazione comunale circa il nome del futuro presidente dell’Epp, sarebbe un altro manager-politico organico al Partito Democratico pratese, sgradito a tutta la componente degli ex Forza Italia del Pdl: Adriano Benigni. Il sindaco, infatti, sembrerebbe orientato a confermarlo nel prossimo consiglio d’amministrazione di Asm, creando una figura dirigenziale ad hoc. Un po’ come tentò di fare in occasione del rinnovo del CdA di Consiag, ipotizzando di affidare a Paolo Abati la carica di consigliere delegato. Allora andò male, perché il pacchetto di azioni del Comune di Prato si fermava al 37,80% e la mancanza di accordi con gli altri soci di centrosinistra causò la riconferma di Abati alla presidenza. Un problema che non si pone, invece oggi, in Asm dove il Comune vanta una partecipazione del 99,80% del capitale sociale. A mettersi di traverso, però potrebbe essere il coordinamento provinciale fiume del Pdl con l’assunzione di una posizione ufficiale. I ben informati, infatti, raccontano di un documento che dovrebbe essere discusso e sottoscritto per criticare apertamente l’ipotesi di riconfermare Benigni. Un certo scetticismo del Popolo della Libertà avvolge anche l’eventuale nomina di Alessandro Canovai alla presidenza di Asm e Gida. È stato proprio quest’ultimo a chiedere a Cenni la doppia carica per abbandonare Perugia, ricevendo come risposta una dichiarazione di disponibilità. Ha un punto debole, però, quest’accordo, l’accostamento fatto da alcuni esponenti del Pdl con il ministro delle infrastrutture Matteoli, capace di farlo crollare nelle simpatie del coordinatore provinciale Riccardo Mazzoni.

Carlandrea Adam Poli

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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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