Niente più merenda al bar durante la ricreazione. Con le nuove norme anticontagio i ragazzi non potranno muoversi all'intervallo e così nasce la “lista della merenda”, una sorta di ordinazione di panini, schiacciate, dolci e bevande che verranno consegnati direttamente in classe prima dell'intervallo.
“E' una soluzione che in parte abbiamo già adottato al liceo Brunelleschi – spiega Sergio Signorini gestore del bar – ora lo proporremo anche per il Livi ma dal servizio restano esclusi i ragazzi delle succursali per loro sarà difficile avere la merenda anche per una questione di tempi”. Liceo scientifico e artistico hanno infatti, anche dei distaccamenti con poche classi che, dal punto di vista economico, non conviene raggiungere. “Veniamo da un periodo molto difficile – continua Signorini – al Livi siamo subentrati alla vecchia gestione a metà dell' anno scolastico '18/19 e abbiamo investito in macchinari e arredo, con la quarantena siamo stati fermi e abbiamo deciso di rinunciare ad un macchinario. Per fortuna la dirigente scolastica Ciambellotti non ci ha fatto pagare l'affitto, ma la situazione non è certo facile”.
Anche al Datini, dove Marco Meucci che insieme alla moglie al figlio gestisce il chiosco delle merende , si lavora solo per liste. “E' un meccanismo un po' complicato: bisogna trovare un responsabile per ogni classe che raccolga gli ordini e i soldi, dalla nostra esperienza abbiamo visto che poi nel triennio sono sempre meno le richieste. Certo che questa volta non ci sono alternative”
Meucci gestisce anche il bar del Buzzi e qui si pone anche il problema delle colazioni e dei pranzi. “I ragazzi entreranno scaglionati a gruppi di 500 ogni 30 minuti dalle 8 alle 10 e quindi dal giardino avranno la possibilità di accedere al bar per prendere una pasta e il caffè, ma non potranno sostare. Per il pranzo riceveremo le prenotazioni, ma avremo problemi di spazio: la mensa attualmente può accogliere 150 persone da settembre saranno la metà fino a che dura la bella stagione utilizzeremo anche gli spazi esterni”
Gestione complicata ma anche più costosa: “Dovremo acquistare delle borse di tessuto non tessuto per ogni classe che poi andranno sanificate – continua Meucci – poi dovremo adottare alte precauzioni. Spese contro incassi minimi: siamo una gestione famigliare che in questi mesi abbiamo ricevuto solo i 600 euro a testa. Teoricamente dovremmo assumere 8 persone fino a giugno, ma con l'aumento dei contagi siamo un po' perplessi”.
Al Gramsci Keynes, dove la gestione del bar è affidata a Del Monte ristorazione collettiva, si è optato per creare tre corner bar all'interno della scuola, in modo da evitare l'assembramento durante l'intervallo: “Lavoreremo sia con le liste sia, con il servizio diretto al punto – spiega il titolare Davide Chiarlitti – in accordo con il dirigente scolastico abbiamo anche allungato l'orario partendo alle 9,30. Per quanto riguarda la mensa ci siamo attrezzati ridisegnando lo spazio, predisponendo i punti di sanificazione e utilizzando piatti posate e bicchiere biodegradabili, serviremo noi gli studenti. Inizieremo il servizio a fine settembre, per ora i prezzi non sono stati ritoccati, nonostante le maggiori spese.”
Niente più merenda al bar, a scuola arriva la consegna in classe
Con le nuove regole anticontagio i ragazzi non potranno più affollare i bar degli istituti, nasce così la lista delle ordinazioni. Più difficile anche gestire mense e colazioni. Baristi in ginocchio dopo la quarantena
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