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Resta alta la tensione in seno alla maggioranza tra Lega e Pdl dopo la querelle esplosa sul caso delle abitazioni popolari di via di Gello. E di nuovo sono scintille tra il coordinatore provinciale del Pdl Riccardo Mazzoni e gli esponenti del Carroccio pratese, verso i quali ieri il parlamentare ha usato parole molto critiche, definendo le azioni leghiste “una strumentale demagogia”. Accuse alle quali risponde oggi l‘eurodeputato Claudio Morganti: “Ma quale gazzarra – dice -. La manifestazione di ieri è stata una presa di posizione pacifica per difendere i pratesi che si sentono discriminati da queste scelte”.“Le villette in via di Gello – spiega – non si possono considerare case popolari perché di economico non hanno alcunché. Destinarle a persone in possesso di ben due negozi e, soprattutto, agli extracomunitari è un colpo al cuore per i pratesi, che si vedono scavalcare nelle graduatorie da cittadini che risiedono nel territorio pratese da poco tempo. Non parlo solo delle modalità di assegnazione, le quali il centrodestra avrebbe potuto modificare in tempo, come già fatto nel comune di Verona. Parlo, piuttosto, di case di pregio con un elevato costo commerciale trasformate in case popolari. Alla faccia di chi lavora, e soprattutto di chi ha perso il lavoro, e paga il mutuo arrivando con fatica alla fine del mese. Se non ci fosse stata la Lega – prosegue l’esponente del Carroccio Toscano – questo scempio sarebbe passato inosservato. All’insaputa di tutti!”“Io in tutto quello che faccio – sottolinea Morganti – ci metto la faccia in prima persona e una volta al governo dovremmo tenere conto del programma e delle promesse fatte ai cittadini. Il sindaco ieri, a nome di tutta la maggioranza che rappresenta, doveva dare un segno di discontinuità con l’amministrazione precedente: cosa che non è successa. Invito Mazzoni e il Pdl, dunque, a cominciare a fare una politica più nell’interesse dei cittadini e in difesa dei pratesi”.