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Calano i reati a Prato, in particolar modo quelli definiti di tipo “predatorio” vale a dire furti e rapine, che nei primi sei mesi del 2009 sono diminuiti rispettivamente del 14,5% e dell’8% rispetto allo stesso periodo del 2008. E accanto a questo dato incoraggiante c’è il primo bilancio dell’operazione “Strade sicure” che, da metà agosto, vede i militari impegnati nei pattugliamenti in città.Sono stati questi due punti i principali argomenti trattati dal Comitato per l’ordine e la sicurezza, riunito questa mattina in prefettura alla presenza del prefetto, dei vertici delle forze dell’ordine, del sindaco Roberto Cenni, accompagnato dall’assessore Aldo Milone, e del presidente della provincia Lamberto Gestri. Due elementi che, sebbene insistano nella stessa direzione, non vanno certo confusi, visto che i dati sui reati commessi a Prato sono relativi al primo semestre del 2009, mentre i militari sono arrivati solo ad agosto.”I numeri e i dati statistici vanno interpretati per quello che sono – ha detto il prefetto Eleonora Maffei, al termine del Comitato -. Resta comunque la soddisfazione per un lavoro capillare da parte delle forze dell’ordine che ha consentito di arrivare a questa diminuzione di reati. Noi, naturalmente, non ci fermiamo qui e i controlli continueranno”. Complessivamente nei primi sei mesi del 2009 sono stati commessi 6.922 reati, più del 5% in meno rispetto all’anno precedente. Nel dettaglio vediamo che calano tutti i tipi di furto, con riduzioni significative di un quarto delle denunce per furti in casa e nei negozi, Unica eccezione sono i furti di auto, che invece fanno segnare il segno più, passando dai 122 del 2008 ai 131 del 2009. Stesso calo anche per le rapine dove l’unico dato preoccupante è quello dei colpi ai danni di esercizi commerciali, più che raddoppiati (da 6 a 13). Il sindaco Cenni, a questo proposito, ha voluto rivolgere a nome della città un ringraziamento alle forze dell’ordine per quanto fatto”.Venendo ai militari, il giudizio espresso dal Comitato è stato positivo. “Il loro apporto – ha detto il prefetto – ha dato risultati soddisfacenti sia riguardo la modalità di impiego sia per le reazioni e l’accoglienza da parte della città”. E’ stato poi il questore Domenico Savi a tradurre in cifre questo primo mese e mezzo di militari in città: “Dal 12 agosto al 20 settembre – ha detto il questore – abbiamo impiegato 504 pattuglie interforze. Questo, anche grazie alla versatilità del loro impiego, ha consentito di liberare forze da impiegare in altre attività, garantendo al tempo stesso una maggiore presenza di personale nelle strade”.
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