108
Riproduzione vietata
E’ un no secco quello della Lega Nord di Prato alla proposta di una moratoria nei confronti delle aziende cinesi. Non vanno proprio giù all’eurodeputato Claudio Morganti ed al commissario provinciale Federico Tosoni le dichiarazioni del console cinese a Firenze Gu Honglin che, per i cinesi di Prato, ha richiesto una moratoria, un periodo di transizione per dare tempo di mettersi in regola a chi non l’ha ancora fatto.“È inutile girarci intorno – spiega il segretario nazionale toscano del Carroccio –. Chi è clandestino deve essere identificato e rispedito al proprio Paese, come vuole la legge. In circa venti anni che sono a Prato, i cinesi hanno avuto tutto il tempo che volevano per mettersi in regola. Chi voleva, poteva benissimo farlo, ma alla comunità cinese le regole e le leggi italiane non sono mai interessate, non interessano tuttora e non interesseranno in futuro. La Lega Nord alzerà le barricate per dire ‘no’ alla moratoria richiesta dal console”.“Per moratoria – rincara la dose Federico Tosoni, commissario provinciale leghista nonché consigliere comunale pratese e presidente della commissione sicurezza – si intende ‘sospensione di un’obbligazione concessa per legge o la proroga della relativa scadenza’. Per i cinesi la moratoria esiste da ben quindici anni ed è stata offerta gratuitamente dalle giunte (di centrosinistra) precedenti che non si sono mai preoccupate di fare controlli nella comunità asiatica. Il console – prosegue Tosoni – avrebbe dovuto richiedere di stoppare questa moratoria ‘alla zitta’, collaborando con le forze dell’ordine nell’identificazione dei clandestini cinesi (cosa che il console non fa mai) ed adeguandosi a quelle che sono le leggi italiane. Invece di chiedere ai suoi connazionali di rispettare le norme del nostro Paese, chiede alle forze politiche italiane di aggirare le normative vigenti a favore dei cinesi”.”Colgo l’occasione – continua il presidente della commissione sicurezza del Comune di Prato – per lanciare un appello ai proprietari di immobili pratesi. Siccome sono giunte segnalazioni che i cinesi vadano dai proprietari di case e capannoni offrendo molti più soldi per l’affitto rispetto agli italiani che, pagando le tasse regolarmente, non se lo possono permettere, chiedo ai proprietari pratesi di fare l’interesse della comunità pratese. Bisogna smetterla con certi giochini, soprattutto nel cosiddetto ‘triangolo delle Bermude’: Macrolotto 1, via Pistoiese e via Marengo. In Comune – conclude Tosoni – abbiamo raddoppiato il numero degli agenti di Polizia Municipale per i controlli degli immobili così che raddoppieranno le ispezioni. Andremo a scovare tutto ciò che non è a norma, procederemo nei sequestri e cercheremo di arrivare alle confische e alla perdita di proprietà degli immobili per chi è recidivo”.
Riproduzione vietata