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Parte dalla scuola primaria “Alberto Manzi” il progetto sperimentale del Pedibus, voluto dal Comune di Montemurlo con l'obiettivo principale di limitare la presenza dei genitori intorno alle scuole, ridurre gli assembramenti e limitare i rischi di contagio da Covid19.
In questa prima fase il progetto coinvolgerà le classi 4 e 5 della primaria di Morecci e, se la sperimentazione darà esito favorevole, sarà esteso anche alle altre scuole del Comune. Il Pedibus è una forma di trasporto scolastico per gli alunni delle elementari e medie inferiori che vengono accompagnati a piedi a scuola da adulti con le stesse modalità (percorsi, fermate) dello scuolabus. In pratica, i bambini, anziché prendere l'autobus o lo scuolabus, alla fermata si aggregano ad una comitiva guidata da alcuni adulti giungendo fino a scuola, e compiendo il percorso inverso ritornando a casa. il Comune ha inviato a tutti i genitori degli alunni delle classi quarte e quinte della “Manzi” un questionario per raccogliere l'interesse e le necessità intorno al servizio del Pedibus. Inoltre, il questionario servirà anche per trovare la disponibilità di alcuni genitori o nonni a svolgere il ruolo di accompagnatori delle comitive del Pedibus.
"Crediamo molto nell'utilità del progetto Pedibus- spiega l'assessore alla pubblica istruzione, Antonella Baiano – ma prima di partire con la sperimentazione abbiamo voluto conoscere da vicino l'opinione dei genitori. Il progetto porterebbe molti altri vantaggi, come decongestionare il traffico di automobili nei pressi della scuola durante l'orario di entrata/uscita degli studenti. Inoltre con il Pedibus i bambini sono stimolati a camminare insieme e quindi a fare esercizio fisico, a socializzare. Andare a scuola da soli aiuta i bambini ad apprendere le regole basilari di educazione stradale e così diventano più consapevoli e autonomi".
Edizioni locali: Montemurlo