Montemurlo dice stop al cyberbullismo: progetto per coinvolgere i ragazzi che diventeranno tutor

Prevenire è meglio che curare. Questo il filo conduttore degli incontri organizzati dall'assessorato aell'istruzionepubblica  del Comune di Montemurlo con gli studenti di seconda media della scuola "Salvemini – La Pira",  in collaborazione con l'associazione Contrajus che illustrerà i reati in cui si può incorrere con atti di bullismo, soprattutto via social. 
"Purtroppo – ha spiegato l'assessore all' istruzione Antonella Baiano – nelle nostre scuole si sono verificati già atti di bullismo. Con questa iniziativa, che durerà fino alla prossima primavera, vogliamo spiegare ai ragazzi l'importanza di utilizzare in modo corretto i nuovi mezzi di comunicazione, coinvolgendo anche i genitori."

Incontri in classe non solo con lezioni, ma anche con laboratori e una sezione dedicata alle famiglie troppo spesso ignare dei pericoli in cui possono incorrere i figli. "Generalmente – ha sottolineato  il presidente Paolo Russo – si ricorre ad un avvocato quando il danno è stato fatto, con questa iniziativa, invece vogliamo prevenire. Affronteremo diverse tematiche, dai reati specifici, a 14 anni i ragazzi sono responsabili delle loro azioni, prima genitori e insegnati se il reato si verifica a scuola". Non solo il contenuto, ma anche la metodologia è nuova: tra gli studenti delle otto classe coinvolte ne verranno scelti 16 che diventeranno a loro volta formatori per i ragazzi più piccoli.
"Un lavoro di collaborazione e interazione – ha spiegato Gianmarco Torrigiani – che poi verrà anche presentato il 12 aprile a Firenze in occasione della seconda edizione di Be kind , a cui parteciperà anche l'assessore Baiano per raccontare le buone pratiche adottate nel comune di Montemurlo" .