122
Riproduzione vietata
Il “modello Lucca” potrebbe presto venire copiato dall’amministrazione comunale di Prato nell’ambito di un progetto che punta a riqualificare il centro storico, con l’obiettivo di farne la vetrina della città. Questo anche nell’ottica di futuri sviluppi in campo turistico, carta che sia Comune sia Provincia hanno intenzione di giocare.Ma in cosa consiste il modello Lucca? Per dirla in due parole, nel tenere in centro solo negozi che non creano degrado e che contribuiscano a dare un’immagine pulita e ordinata della città. Per fare questo l’amministrazione proprio in questi giorni ha commissionato uno studio che dovrà tracciare una sorta di radiografia di tutti gli esercizi presenti nelle vie e piazze del centro cittadino. L’indagine riguarda tutte le categorie e si basa su criteri che vanno dal decoro all’incidenza sul disturbo della quiete pubblica, dalla tradizione del negozio al modo in cui è stato gestito negli ultimi anni. Alla fine di questa indagine, chi risulterà inidoneo dovrà provvedere ad adeguare i suoi standard e, se non ci riesce, dovrà rassegnarsi ad abbandonare il centro storico per spostarsi in altre zone della città. Il discorso vale, a maggior ragione, per chi è intenzionato ad aprire una nuova attività: in quel caso i criteri saranno molto rigidi.E’ chiaro che un progetto del genere punta a tutelare i negozi storici e a rendere la vita difficile a kebab, phone center, spacci etnici che negli ultimi tempi sono nati un po’ ovunque nel centro, contribuendo a cambiarne la natura. Le intenzioni dell’amministrazione, invece, sono di far tornare la parte antica della città ad essere il “salotto” di Prato.
Riproduzione vietata