“Io non sono per Salvini ma se Salvini viene e porta i soldi, come ha fatto, le porte sono aperte. E' la regola che vale da sempre e che abbiamo imposto anche ai partiti di sinistra che sono venuti a farsi le foto qui. La passerella politica mi sta bene ma solo a pagamento, solo dietro un contributo che serve ad aiutare e a dar da mangiare alle famiglie che hanno bisogno”. E' un fiume in piena Mauro De Angelis, presidente di Stremao, l'associazione nata per raccogliere generi alimentari e beni primari da regalare a chi da solo non ce la fa. “Deluso e amareggiato? Guardi – dice – io sono schifato. Dopo la visita di Matteo Salvini ho ricevuto offese, insulti e minacce di morte, mi hanno chiamato da tutta Italia, ho passato il fine settimana ad ascoltare le telefonate rabbiose della gente. Mi creda, una cosa vergognosa”. Motivo della sollevazione il fatto che Stremao abbia accettato la visita del leader della Lega che sabato scorso, tra i suoi impegni, ha fatto un salto anche a Montemurlo dove l'associazione ha la sua sede e dove, durante il periodo di restrizione sanitaria, sono state preparate qualcosa come 45mila scatole di alimenti distribuite alle famiglie prive di un qualsiasi tipo di sostegno economico pubblico. La Lega aveva chiesto nei giorni scorsi a Stremao di poter portare Salvini. Risposta: “Sì, ma qui non si viene a mani vuote”. E l'ex ministro dell'Interno si è presentato con 500 euro di spesa e con l'impegno a far arrivare i tremila euro che ancora mancano per l'acquisto di un furgone. “Appena il bonifico sarà stato fatto – annuncia De Angelis – ringrazierò pubblicamente Salvini. Con lui ho fatto esattamente quello che ho fatto con gli altri, destra o sinistra a me non importa: ho imparato che la campagna elettorale è un buon momento per prendere un po' di soldi a questa gente e che quei soldi servono per dare da mangiare a 700 famiglie che non ne hanno e a cui non interessa un bel niente se olio e farina arrivano da questo o da quel politico, sto parlando di persone a cui interessa solo mettere qualcosa sulla tavola all'ora di pranzo e all'ora di cena”.
“Lei vuole sapere quanto sono deluso? Sono deluso dall'Italia – ancora De Angelis – perché se la mentalità è questa non si va da nessuna parte. Pensavo che le menti malate fossero solo a destra e invece è una malattia generale che non risparmia la sinistra. L'anno scorso, durante la campagna per le politiche e le amministrative, grazie a chi voleva venire a farsi le foto da Stremao, abbiamo comprato cose indispensabili per tante famiglie. Lei non ha un'idea di quanto aiuto in più abbiamo potuto garantire. Me ne hanno dette di tutti i colori a dimostrazione della bassissima intelligenza che c'è in giro. Io sono per aprire le porte a tutti, non per chiuderle”. Non è andato a presentare denuncia il presidente di Stremao, s'è preso tutte le minacce di morte, s'è preso tutti gli insulti e le “super infamate” come le definisce lui e si è rimesso a lavorare: “C'è tanto da fare, non ho tempo per fare giri negli uffici e perdere magari due o tre ore. Sono qui, anzi siamo qui ad aiutare chi ha bisogno con i soldi di chi ha più possibilità. Aiutiamo tutti, indipendentemente da quello che dicono i politici dopo essere stati da noi. Li lascio dire, mi interessa solo aiutare chi ha bisogno”.
Minacce a Stremao per la visita di Salvini: “Ci ha dato i soldi come hanno fatto quelli di sinistra, attacchi vergognosi”
Mauro De Angelis, presidente dell'associazione: "Le campagne elettorali sono un buon momento: tutti chiedono di venire qui a farsi le foto e nessuno viene a mani vuote perché così funziona. Alle famiglie in difficoltà non interessa se la spesa arriva da questo o da quel partito, interessa solo mettere qualcosa in tavola a pranzo e a cena"
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nadia tarantino
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