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Fumata grigia. Si è conclusa dopo pochi minuti l’assemblea dei soci della Fondazione Metastasio, convocata questo pomeriggio per il rinnovo del consiglio d’amministrazione. Su proposta del sindaco, Roberto Cenni i soci hanno scelto di rinviare il momento delle decisioni fra 3 settimane per consentire anche alla Regione di esprimere il proprio nome, considerato che al momento non si è insediata la giunta del neo-governatore Rossi ed il relativo assessore alla cultura. “Nel frattempo troveremo un sistema per non lasciare soli il consiglio d’amministrazione dimissionario e la società di fronte alle urgenze” ha annunciato al termine dell’incontro il sindaco. Il meccanismo escogitato di comune accordo fra sindaco, presidente della Provincia e Regione Toscana è una serie di incontri settimanali fra il CdA ed un delegato per ciascun socio. Sta di fatto che durante l’assemblea nessuno ha voluto calare i nomi dei consiglieri designati. A differenza di quanto si preannunciava alla vigilia, almeno per questo aspetto, neppure il sindaco di Prato ha indicato i propri rappresentanti, anzi sulla questione vige ancora uno strettissimo riserbo. A domanda specifica Cenni risponde laconico: “Ho già deciso, ma non mi sembra il caso di anticipare i nomi”; ed a proposito delle indiscrezioni di questi giorni sul trittico Umberto Cecchi, Lamberto Cecchi e Fabrizo Fabrini non si sbottona: “Potrebbero essere quelli, come potrebbero non essere”. Ancora in mare aperto, invece, appare la scelta riguardante la sponda Provincia. Gestri conferma ufficialmente di avere sul tavolo ancora tutti i nomi, compreso quello di Roberta Betti qualora non venisse indicata né dal sindaco né dalla Regione. Su quest’ultimo versante, inoltre, l’incognita resta ancora totale visto che prima di tutto bisognerà attendere il successore di Paolo Cocchi.
Carlandrea Adam Poli