Appalto a prezzo più basso per effetto di minori servizi e ritocco, all'ingiù, delle buste paga dei lavoratori. E' quanto denunciano Filcams e Fisac Cgil dopo la comunicazione ricevuta dalla Banca popolare di Vicenza sull'esito delle gare di appalto per gestire i servizi di pulizia nelle filiali e negli uffici di tutta Italia. “L'azienda, come altri gruppi bancari, ha scelto – si legge in un comunicato – di ridurre le frequenze delle pulizie attestando i nuovi appalti su una riduzione intorno al 40 per cento. Per la Toscana si parla di una sessantina di lavoratrici, per la maggioranza nella piana Firenze-Prato-Pistoia, che hanno visto quasi dimezzare il proprio orario di lavoro e quindi il proprio stipendio: ci sono lavoratrici che sono passate da 11 e ore e mezzo a settimana a 6 e mezzo, altre da 8 e mezzo a 4 e mezzo, altre da 3 a un'ora e mezzo. In alcuni casi – continua il sindacato – l'orario di lavoro è talmente risibile che ha costretto alcune lavoratrici a dare le dimissioni”. La Cgil commenta che “è l'anello più debole della filiera a pagare per primo la situazione di crisi della BpVi”. “Noi non crediamo che il risanamento del gruppo passi attraverso una gara con questi ribassi a scapito del lavoro di tante donne, anzi questo rappresenta un'ulteriore ricaduta negativa sul territorio che va a minare la già compromessa immagine di un istituto che si è sempre dichiarato vicino ai cittadini e alle esigenze locali. Inoltre, la drastica riduzione delle pulizie non ha lo stesso peso per tutti: mentre negli uffici apicali, di rappresentanza e direzionali le pulizia continueranno ad avere cadenza giornaliera – aggiunge il sindacato – nella rete filiali sarà, quando va bene, trisettimanali”. Lunedì 18 luglio è in programma a Roma un primo incontro con l'azienda appaltante: all'ordine del giorno la tutela del lavoro e la revisione dei tagli. “Siamo sicuri che l'azienda – concludono Filcams e Fisac – abbia già eliminato tutti gli sprechi tanto da arrivare a risparmiare perfino sulle pulizie delle filiali e quindi sulle lavoratrici dell'appalto”?
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