Ammontano ad almeno un milione e 300mila euro i danni per il solo patrimonio comunale tra scuole (più di 300mila euro), edifici pubblici ed impianti sportivi (200mila minimo), parchi, giardini e verde pubblico (800mila euro in crescendo).

Il Comune invita i cittadini, a causa del vento persistente e di alcune situazioni instabili, a stare lontano da parchi e giardini. C'è il rischio concreto di caduta di piante. Per questo è stata emessa un'ordinanza che vieta di attraversare o sostare in tutti i parchi, giardini e piste ciclabili.
Muro di cinta di San Niccolo pericolante. Tratto chiuso. Invito a non transitare. @NotiziediPrato @IlTirrenoPrato @Nazione_Prato @tvprato
— Comune di Prato (@comunepo) 6 Marzo 2015
Per questo il Comune sta pensando di istituire un crowdfounding. "Le mura di San Niccolò sono diventate il simbolo dell'emergenza dovuta al forte vento di ieri a Prato – dice ancora Biffoni – Accanto ai numerosi danni agli edifici, alle strade e ai giardini, il danneggiamento di questo patrimonio storico-artistico assume un valore particolare. L'appello alla città è a non lasciamo solo San Niccolò".
La Soprintendenza inoltre interverrà anche sul monumento ai Caduti in piazza Santa Maria delle Carceri, in cui si è spezzato un cipresso che cadendo ha abbattuto la recinzione in metallo della statua. Dovranno essere abbattute anche le altre due piante.

La sala operativa della Protezione civile anche oggi è aperta come presidio per coordinare gli interventi in atto.
Stato d’emergenza e richiesta danni. – Con il decreto 41 del presidente della Giunta regionale Enrico Rossi ha dichiarato lo stato di emergenza sul territorio regionale toscano per gli eccezionali eventi atmosferici di ieri. Prima di procedere al riconoscimento del contributo per i danni è necessario effettuare la loro quantificazione: per questo è importante che i cittadini che hanno subito danni presentino tutta la relativa documentazione con foto, fatture di lavori eseguiti e scontrini all’Urp Multiente del Comune in piazza del Comune, già a partire dalla prossima settimana. Entro 15 giorni lo step successivo della procedura che riguarderà il riconoscimento del danno, con la compilazione della modulistica fornita dalla Regione Toscana e scaricabile sia dal sito della Protezione Civile che da quello del Comune di Prato. Sarà poi la Regione a stabilire la percentuale di copertura del danno e a liquidarlo.
Distretti sanitari, riaperture e chiusure. I distretti sanitari territoriali sono stati riaperti tutti questa mattina tranne il centro di via Giubilei che sarà riaperto lunedì così come la farmaceutica territoriale che da lunedì sarà nuovamente operativa. Il centro di Prevenzione oncologica di Porta Leone, che è stato chiuso nelle giornate di ieri e oggi, riaprirà lunedì mattina. Il poliambulatorio Giovannini invece non potrà essere riaperto lunedì 9 marzo a causa dei danni subiti al tetto. La riapertura è prevista per martedì. Per la giornata di lunedì erano in programma oltre 100 visite e la Asl sta provvedendo ad avvertire i cittadini per spostare i propri appuntamenti.
Situazione scuole superiori. Per il Dagomari l'obiettivo è limitare al minimo la sospensione delle lezioni, anche individuando – se necessario – sedi temporanee alternative nella zona.
E' quanto deciso stamani nella riunione in Provincia del vicepresidente Emiliano Citarella con i dirigenti Antonio De Crescenzo (Lavori pubblici) e Franca Ferrara (Scuola). In giornata si procederà con un nuovo sopralluogo al Dagomari, dove occorre procedere con il rifacimento del tetto.
Intanto i tecnici della Provincia proseguono i controlli in tutte le scuole. Si interverrà con lavori "in somma urgenza". La situazione più preoccupante naturalmente è quella del Dagomari, al momento l'ultimo piano è inagibile e sugli altri è in corso la verifica, ma dove si dovrà comunque realizzare una nuova copertura. Ieri i vigili del fuoco hanno condotto le operazioni di messa in sicurezza degli elementi ancora pericolanti, ma la scuola non potrà sicuramente riaprire lunedì. Sempre nel polo di via Reggiana lavori necessari anche alla palestra del Datini, che non potrà essere utilizzata per alcune settimane dopo il crollo della notte scorsa. Nel polo di San Paolo il sopralluogo sarà particolarmente dettagliato al Rodari, dove Il preside Mario Di Carlo ha segnalato alcuni danni ai cornicioni e ai lucernari dell'edificio.
Non sono segnalati particolari problemi nelle altre scuole, Livi, Marconi, Istituto d'arte di Montemurlo, Copernico e Buzzi, ma la situazione nel dettaglio sarà chiara una volta concluse le verifiche.
Danni alle imprese. Le segnalazioni dei danni subiti richieste dall’Unione non hanno tardato ad arrivare. Si registrano danneggiamenti alle strutture produttive anche molto consistenti e distribuiti in maniera pressoché uniforme in tutto il territorio distrettuale. Non tutti sono in grado di quantificare ad ora l’entità dei costi necessari per ripristinare coperture, infissi, impianti fotovoltaici, talvolta anche pareti; inoltre c’è motivo di ritenere che ulteriori segnalazioni verranno effettuate nei prossimi giorni.
Con queste cautele l’entità dei danni segnalati ad ora all’Unione sono dell’ordine di 1 milione di euro, cui vanno aggiunte le penalizzazioni subite da molte aziende a seguito della sospensione di energia elettrica.
Parchi, giardini e verde pubblico: Sono in continuo aumento i danni sul verde pubblico, ci vorranno ancora 15 giorni per ripristinare la situazione nei giardini pubblici. La pubblica amministrazione rinnova l'invito a tutti i cittadini, a causa del vento persistente e di alcune situazioni instabili, a prestare attenzione ed evitare il più possibile di frequentare parchi pubblici, giardini e piste ciclabili. Le Cascine di Tavola, dove sono caduti molti alberi e sono stati sradicati i cancelli, restano chiuse. Buone notizie invece arrivano dalla fattoria Medicea, che non ha subito danni. Danni ingenti si segnalano invece al Centro di Scienze Naturali, devastato dalle forti raffiche di vento, che hanno divelto gabbie e recinzioni. Tutti gli animali sono stati recuperati, tranne i bengalini. I volontari sono a lavoro per sistemare le gabbie e le recinzioni e per rimuovere gli alberi caduti e pericolanti. Il Csn riaprirà quindi mercoledì.
La situazione in Vallata. Sono ancora in azione gli uomini e i mezzi della Provincia impegnati, lungo le strade della Val di Bisenzio, a rimuovere le piante e le ramaglie crollate per il forte vento di ieri. Grazie agli interventi tempestivi infatti le provinciali e la Sr 325 sono state sgombrate dal materiale caduto sulla carreggiata ma da oggi, passata l'emergenza, prosegue l'intenso lavoro per liberare le banchine dal materiale accatastato.
Si registra una situazione di criticità in località La Dogana dove due grosse piante ad alto fusto nel crollare hanno provocato il cedimento della banchina. In quel tratto di strada della 325, particolarmente stretto, per consentire il transito dei veicoli è stato necessario istituire un senso unico alternato regolato da semaforo. Nei prossimi giorni sarà chiaro quali interventi sarà necessario effettuare per risolvere lo smottamento. Al momento stanno comunque proseguendo le verifiche da parte dei Comuni e del Servizio Viabilità della Provincia sulla transitabilità delle strade di propria competenza.
Impianti sportivi: E’ stata emessa oggi pomeriggio un’ordinanza sindacale per la chiusura sabato 7 e domenica 8 marzo di tutti gli impianti sportivi comunali all’aperto. Saranno chiusi anche, fino alle 24 di domani, sabato 7 marzo, a causa di ulteriori verifiche da parte dei tecnici, gli impianti sportivi annessi agli edifici scolastici (palestre). Aperte da domani le piscine comunali, eccetto quella di via Roma e quella di via Lottini a Iolo, non raggiungibile a causa della presenza di rami sulla strada. Aperto l’Estraforum.
Cimiteri. Riapriranno tutti domani tranne quello di San Giusto, per cui il sindaco ha emanato una nuova ordinanza di chiusura per sabato 7 e domenica 8 marzo, a causa degli alberi caduti sui vialetti che saranno rimossi da qui a domenica.
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