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Di malaria si può ancora morire, anche in Italia. E’ partendo da questa realtà che l’Asl 4 di Prato, in occasione del 25 aprile, giornata mondiale contro questa malattia, invita tutta la popolazione ad essere prudenti e a seguire un’adeguata profilassi nel caso si sia diretti verso Paesi tropicali. La malaria infatti, è una malattia dei viaggiatori tra le più temute, ma spesso colpisce anche stranieri che rientrano in Italia dopo soggiorni nel Paese d’origine. A Prato tale patologia è contratta sopratutto dalla popolazione extracomunitaria proveniente dall’Africa centrale basti pensare che nel 2008 su 12 casi, uno solo ha riguardato un italiano così come è accaduto nel 2007 su un totale di 8 ammalati. Nel 2006 invece furono 6 su 16. “Negli ultimi dieci anni – commenta Adriano Paladini, direttore dell’Unità operativa Malattie infettive dell’ASL 4 – la stragrande maggioranza delle infezioni di malaria registrate in Italiè’ conseguenza di viaggi in zone ad alta endemia. C’e’ ancora una diffusa superficialita’ nell’intraprendere viaggi nei Paesi a rischio. E’ molto importante un’adeguata profilassi ed adottare anche alcune misure preventive per impedire le puntura della zanzara vettore della malattia”. E dato che si avvicina il periodo delle vacanze, per chi ha scelto mete esotiche o comunque deve tornare a casa per visitare i parenti, il consiglio è rivolgersi all’Ambulatorio della medicina dei viaggi in via Lavarone per tempo perché le vaccinazioni richiedono almeno due mesi di tempo per essere efficaci.