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Pochi cesarei, più parti naturali. L’Asl 4 conferma il suo andamento positivo. Voto di eccellenza nel Sistema nazionale di verifica e controllo curato per il Ministero della Salute dalla Scuola Sant’Anna di Pisa e messo in risalto su Il Sole-24 ore. L’Organizzazione mondiale della Sanità ha fissato lo standard ottimale del 15% sul numero di parti cesarei sul totale dei parti effettuati nelle aziende sanitarie. E l’Asl 4 di Prato si attesta sul 14,88%, prima in assoluto nel panorama toscano e al terzo posto nello scenario nazionale. E l’Asl 4 di Prato può vantare anche un altro risultato, quello di una bassa mortalità neonatale (2 per mille). La bassa percentuale di parti cesarei e di mortalità neonatale sono il risultato di una grande impegno sul fronte della prevenzione. Infatti, oltre ai controlli previsti dal protocollo di assistenza alla gravidanza della Regione Toscana, sono garantiti esami di diagnosi prenatale più sofisticati anche per seguire la gestione delle gravidanze a rischio. Questi positivi risultati hanno favorito l’attivazione all’ospedale di Prato di un Centro neonatale avanzato per assistere neonati dell’età gestazionale di 29 settimane e del peso di un chilogrammo. L’attività svolta in questi anni ha potuto rispondere anche alle esigenze di altre realtà toscane dell’Area vasta Centro così da non sovraccaricare le Terapie intensive neonatali (Tin) come quelli di Careggi e del Meyer. Proprio l’Azienda ospedaliera Meyer ha accreditato il Centro elaborando un progetto di collegamento della Neonatologia di Prato con le Tin prevedendo specifici progetti formativi di integrazione fra i professionisti dell’Asl 4 e quelli dell’ospedale pediatrico fiorentino.