Ha raggiunto l'85% di adesioni lo sciopero nazionale di 24 ore dei medici, dirigenti sanitari e infermieri iniziato alla mezzanotte del 5 dicembre contro la manovra del governo che li penalizza soprattutto sul fronte pensionistico. Una giornata nera quindi per la sanità con visite e interventi saltati all'ultimo minuto. E' successo anche a Prato creando molti disagi ai pazienti. Un lettore ci scrive per segnalarci quanto capitato alla moglie 70enne di Prato che stamani avrebbe dovuto sottoporsi a un intervento chirurgico al seno per togliere un espansore mammario inserito dopo l'operazione per la rimozione di un tumore.
“L'intervento – racconta l'uomo – era fissato alle 9 al Santo Stefano. Siamo arrivati alle 8.15. Ci hanno detto che ci avrebbero chiamato loro. Alle 9.45, non avendo avuto ancora alcuna indicazione, mia meglio ha fermato un medico per chiedere informazioni. Le è stato risposto che l'operazione non ci sarebbe stata a causa dello sciopero e che erano garantite solo le urgenze e i tumori. Mi chiedo: perché non ce lo hanno detto subito appena arrivati anziché farci aspettare tutto quel tempo? Se mia moglie non avesse fermato un medico che passava di lì, quanto avremmo dovuto aspettare ancora? Lo sciopero è un diritto per ogni persona che lavora, ma c'è modo e modo di trattare gli utenti che in questo caso sono pazienti, persone che soffrono”. Una volta tornata a casa, la donna è stata richiamata dall'ospedale per riprogrammare l'intervento. C'era la disponibilità a farlo entro la prossima settimana ma la donna, stanca dalla giornata a vuoto di oggi preceduta dalla preparazione dei giorni scorsi, ha scelto di andare ad anno nuovo, dopo le feste.
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