“Lo stile dello zar”, commercianti soddisfatti: “Finalmente Prato è stata alla ribalta non per fatti negativi”

“L’obiettivo di comunicare la città in modo diverso, ben distante dai motivi che spesso la portano all’attenzione delle cronache anche nazionali, è stato raggiunto in pieno grazie a ‘Lo Stile dello Zar’ che si è rivelato, come nelle previsioni, una grande opportunità di promozione per il territorio”. L’Unione Commercianti plaude al successo del “grande evento”: “Un formidabile banco di prova che ha mostrato la grande capacità di connessione tra enti e associazioni – dice il presidente Giuseppe Nardini – tutti uniti verso un solo obiettivo, tutti pronti a lavorare per il bene della città che merita riconoscimenti e complimenti”.A pochi giorni dalla chiusura de “Lo Stile dello Zar” che ha portato a Prato dalla Russia vesti preziose e antiche custodite dal Museo statale Ermitage, l’Unione Commercianti che ha sostenuto fattivamente l’iniziativa fin dal primo momento, commenta il risultato ottenuto nei quattro mesi della mostra: “I soggetti coinvolti hanno fatto un ottimo lavoro di squadra, mai nessuno si è risparmiato e anzi ognuno ha cercato di portare valore aggiunto alle iniziative che hanno fatto da corollario alla mostra allestita al Museo del Tessuto – spiega Nardini – la nostra associazione ha messo in campo l’affidabilità degli albergatori, l’esperienza dei ristoratori e la dinamicità dei commercianti. E’ stata una bella opportunità per tutti”.Il direttore Gianluca Niccolai parla di “percorso tracciato”: “La via è segnata – dice – ora non bisogna far altro che continuare con le grandi iniziative di richiamo nazionale perché è questo ciò che serve per la costruzione di un’etichetta di città turistica di cui si parla da diverso tempo. Accanto ai nostri meravigliosi monumenti, al nostro bellissimo paesaggio e alle nostre culture e tradizioni che spaziano in vari ambiti, occorre mettere iniziative e idee che facciano da volano. Guai a fermarsi e guai a pensare che Lo Stile dello Zar è qualcosa di isolato, significherebbe altrimenti non aver compreso del tutto l’eccezionale opportunità che ha rappresentato”.Il presidente Giuseppe Nardini, infine, parla dell’afflusso di visitatori: “E’ sbagliato concentrarsi sui numeri, dare importanza alle cifre – commenta – è un errore nel quale non dobbiamo cadere. Il ‘grande evento’ ha fatto parlare di Prato ovunque, la stampa nazionale se ne è occupata e si è accorta che qui non c’è solo la crisi del tessile e la comunità cinese”.