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Settimana decisiva per il Popolo della Libertà che, a meno di 50 giorni dal voto, dovrebbe finire di comporre le liste per le Regionali del prossimo 28-29 marzo. Dopo i coordinamenti provinciali, previsti per la prima parte della settimana, sabato prossimo sarà un vertice regionale a dare il via libera alle candidature. In base alle indicazioni fatte pervenire dai responsabili toscani del Pdl, i coordinamenti provinciali dovranno indicare una vasta rosa dei nomi, almeno il doppio dei posti disponibili nei listini provinciali. A Prato, quindi, non meno di 6 visto che soltanto 3 avranno la buona sorte di ricevere l’investitura a candidato consigliere regionale. Altro criterio-cardine per orientare la scelta sarà il meccanismo delle quote, a partire da quella principe nel Popolo della Libertà il 70-30 fra ex Forza Italia ed ex Alleanza Nazionale; all’interno di questa logica la riserva femminile di 1/3 delle candidature. Di stretta competenza fiorentina, invece, sarà la decisione sui consiglieri regionali uscenti. In terra pratese questo si tradurrà con la riconferma del capogruppo uscente Alberto Magnolfi, che dovrebbe capeggiare sia il listino provinciale che quello regionale, attestandosi in questo modo come l’unico pidiellino certo di ritrovarsi fra circa 2 mesi ancora sulle poltrone di via Cavour. La riduzione del numero dei consiglieri da 60 a 55 unita al basso numero di abitanti della provincia, infatti, renderà improbabile lo scenario di un’elezione nel listino pratese di un altro consigliere di minoranza. Questo, però, non vuol dire che nel Pdl si respiri un’aria di disinteresse verso l’inserimento in lista. A giudicare dai nomi che circolano, invece, si potrebbe dire che sarà considerato al pari di ogni altro test per misurare gli equilibri di partito.Per il nome in quota An si accavallano le ipotesi: fino a qualche giorno fa era lanciatissimo l’assessore all’Urbanistica, Gianni Cenni, raggiunto nelle ultime ore dal suo collega di giunta Filippo Bernocchi, che può contare sulla delega di primo piano alle grandi infrastrutture oltre ad un rapporto diretto con un peso massimo del Pdl regionale, il ministro Altero Matteoli. “Potremmo, comunque, azzardare nomi inusuali – fa sapere un esponente di spicco del coordinamento provinciale – d’altronde serve a poco essere in quel listino”. Dovesse essere presa per buona questa tesi, si profilerebbe uno scenario di outsider in casa An: i più papabili potrebbero diventare il consigliere comunale Gianluca Banchelli, idoneo a ricoprire anche una quota giovani, visto il suo saldo rapporto con il mondo di Azione Giovani ed il collega di scranno Fulvio Ponzuoli, prossimo alla nomina nel coordinamento comunale del Pdl, che si è distinto nelle ultime settimane per una fitta collaborazione con Alberto Magnolfi sul tema del Cie. Ristretto il ventaglio di scelte per la terza candidatura, la cosiddetta quota rosa: Laura Belli, Paola Maria Castellani ed Erika Mazzetti rappresentano, al momento, le opzioni più praticabili della candidatura di Rita Pieri, assessore all’istruzione o di Annalisi Nocentini, titolare nella giunta comunale della delega al personale. Ma il nome per la quota rosa che esce più insistentemente dai corridoi del Popolo della Libertà è quello della capogruppo in provincia Cristina Attucci, che vanta un rapporto di ferro con Alberto Magnolfi, suo mentore politico.
Carlandrea Adam Poli