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Secondo la consueta classifica di Eduscopio.it della Fondazione Agnelli, pubblicata oggi 22 novembre, il liceo che a Prato prepara meglio al percorso universitario è lo scientifico Copernico, seguito dal classico Cicognini di via Baldanzi e dal linguistico di viale Borgovalsugana.
Per quanto riguarda invece, gli istituti che offrono maggiori prospettive di lavoro alla vetta della classifica si posiziona l'istituto Marconi indirizzo artigianato e industria, seguito, a poca distanza, dal Buzzi, mentre il terzo posto è stato occupato dal Dagomari indirizzo tecnico economico. L'indagine, nata per orientare famiglie e studenti alla scelta della scuola superiore, si divide in due gruppi di ricerca: le scuole che preparano meglio all'università e quelle che sono più performanti per il mondo del lavoro. Nella prima rientrano i licei, dove come parametro viene considerato l'indice Fga dato dalla media ottenuta dagli studenti durante il quinquennio e i crediti acquisiti. Nel secondo, gli istituti tecnici e i professionali, ciascuno con i vari indirizzi ministeriali (Tecnico economico, tecnico tecnologico, professionale servizi, professionale industria e artigianato). Qui il metro di misura è l'indice occupazionale ottenuto dalla media degli studenti diplomati che hanno lavorato almeno sei mesi entro i due anni dal conseguimento della maturità.
Per quanto riguarda invece, gli istituti che offrono maggiori prospettive di lavoro alla vetta della classifica si posiziona l'istituto Marconi indirizzo artigianato e industria, seguito, a poca distanza, dal Buzzi, mentre il terzo posto è stato occupato dal Dagomari indirizzo tecnico economico. L'indagine, nata per orientare famiglie e studenti alla scelta della scuola superiore, si divide in due gruppi di ricerca: le scuole che preparano meglio all'università e quelle che sono più performanti per il mondo del lavoro. Nella prima rientrano i licei, dove come parametro viene considerato l'indice Fga dato dalla media ottenuta dagli studenti durante il quinquennio e i crediti acquisiti. Nel secondo, gli istituti tecnici e i professionali, ciascuno con i vari indirizzi ministeriali (Tecnico economico, tecnico tecnologico, professionale servizi, professionale industria e artigianato). Qui il metro di misura è l'indice occupazionale ottenuto dalla media degli studenti diplomati che hanno lavorato almeno sei mesi entro i due anni dal conseguimento della maturità.
Entrando più nel dettaglio la classifica dei licei, come si diceva, pone al primo posto il Copernico scientifico (Fga 71,1), seguito dal classico Cicognini Rodari (67,62), Copernico linguistico (60,93), Livi linguistico (60,49), Rodari (60) Livi scientifico (59,23), Gramsci Keynes (57,11), San Niccolò e Convitto Cicognini.
Per quanto riguarda gli istituti tecnici e professionali, risultato al fotofinish fra Marconi (73,63) e Buzzi (72,11). Più distaccato, con 68,69, il Dagomari indirizzo tecnico economico seguito da Datini professionale (61,24), Gramsci Keynes indirizzo economico (56,72).
"Un risultato importante – ha commentato Paolo Cipriani dirigente del Marconi – che ci vede anche migliorati rispetto allo scorso anno. Buono anche il rapporto fra occupazione e coerenza degli studi fatti (altro parametro considerato nell'indagine)". Intanto l'istituto del Polo di San Paolo ha introdotto la nuova declinazione negli indirizzi proposti di Produzione elettrotecnica ed automazione.
Una proposta richiesta dal mondo degli industriali che ha un ampio sbocco nel mondo del lavoro: produzione e revisione dei progetti di impianti elettrici, automazione e robotica, titolare di impresa produttrice nel settore elettrico, elettronico ed elettromeccanico.
Una proposta richiesta dal mondo degli industriali che ha un ampio sbocco nel mondo del lavoro: produzione e revisione dei progetti di impianti elettrici, automazione e robotica, titolare di impresa produttrice nel settore elettrico, elettronico ed elettromeccanico.
Intanto, nelle prossime settimane, gli istituti superiori apriranno le porte per gli open day, mentre le iscrizioni dovranno essere presentate entro il mese di gennaio.L'istituto Buzzi conferma che, in caso di eccesso di domande rispetto ai posti disponibili, verrà applicato il criterio della territorialità, mentre Cipriani, in previsione della conferma che ogni anno vede crescere il numero degli iscritti alle classi prime, ha fatto richiesta al presidente della Provincia Simone Calamai di tre aule in più per il prossimo anno scolastico.
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