Licenziamenti al Pecci, slitta a domani il vertice in Regione

Slitta a domani, a fine mattinata, il vertice in Regione sui due licenziamenti in tronco effettuati al Centro Pecci per far quadrare i bilanci. Un impegno sopraggiunto del presidente toscano Eugenio Giani ha comportato lo spostamento dell'incontro tra i soci pubblici – Comune e Regione -, i sindacati e il presidente del cda della Fondazione per le arti contemporanee, Lorenzo Bini Smaghi.
In attesa di capire se i vertici dell'ente ritireranno i due licenziamenti, come richiesto dai sindacati, il consigliere della Lega, Marco Curcio, apre una finestra sulla legittimità di quella scelta.
Dai verbali dei cda da settembre 2022 a luglio 2023 che ha potuto visionare a seguito di richiesta accesso agli atti, non c'è traccia della decisione dei licenziamenti. “O sono stati dolosamente omessi documenti, compiendo quindi un abuso, cosa che non ho motivo di sospettare per la gravità che avrebbe contravvenire al mandato ispettivo di un funzionario pubblico, – afferma Curcio – oppure il licenziamento è stato effettuato senza alcun passaggio nel cda, ovvero procedendo senza né informare il cda, né valutare in quella sede altre eventuali opzioni rispetto a quelle due licenziamenti. Si tenga conto che il cda è decaduto il 29 maggio con l’approvazione del bilancio consuntivo 2022 e che da allora ha potuto operare solo in prorogatio, ovvero in attesa di rinnovo, per la gestione dell’ordinaria amministrazione come da prassi. Procedere invece non ad uno, ma a due licenziamenti, in questo particolare status è quanto mai grave e indicativo di un certo modus operandi”.