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Lezioni al freddo, questa mattina 27 novembre per gli studenti del liceo Copernico a causa di un guasto all'impianto di riscaldamento. Problema che nel corso della mattinata è stato risolto. "Questa mattina quando siamo arrivati in classe – spiega Marco Fabbri – il riscaldamento era spento e le temperature polari. Alla seconda ora i rappresentanti d'istituto hanno incontrato il preside che ha autorizzato, per chi lo volesse, l'uscita anticipata". In molti hanno deciso di rientrare a casa. "Io sono fra quelli che non sono rimasti a scuola – spiega Fabbri – domani ho un compito in classe e non posso rischiare di ammalarmi".
Chi è restato in classe si è attrezzato con guanti, piumini e sciarpe.
"Da anni- spiega Alberto Corsi presidente provinciale di Gioventù Nazionale- al Copernico si pone il problema del riscaldamento Evidente che servano degli interventi immediati e strutturali per risolvere definitivamente il guasto". Sul tema del riscaldamento è intervenuto anche il neopresidente di Fdi Matteo Mazzanti: "Il ruolo della Provincia, nella persona di Calamai, deve essere più incisivo, perché fino ad ora su questo tema è stato fatto poco o niente. Situazioni come questa sono inaccettabili”.
l'insegnante Emanuela Pietraroia, a nome dei ragazzi minorenni del consiglio d'istituto che preferiscono mantenere l'anonimato commenta così l'accaduto: "Ci terremmo a evidenziare che il malfunzionamento dell’impianto della nostra scuola è stato descritto come ben più grave di quanto non fosse in realtà: difatti le ore di lezione svolte dai professori e dagli alunni senza riscaldamenti funzionanti, prima dell’intervento del tecnico, sono state solamente tre. Negli anni passati, quando si sono verificate situazioni simili, comunque sempre di poche ore, sono state risolte in breve tempo. Comprendiamo che si sia trattato di un disagio, ma sia la scuola che la Provincia si sono attivate immediatamente per far sì che il problema venisse risolto nel minor tempo possibile, ovviamente nei limiti delle loro competenze".
l'insegnante Emanuela Pietraroia, a nome dei ragazzi minorenni del consiglio d'istituto che preferiscono mantenere l'anonimato commenta così l'accaduto: "Ci terremmo a evidenziare che il malfunzionamento dell’impianto della nostra scuola è stato descritto come ben più grave di quanto non fosse in realtà: difatti le ore di lezione svolte dai professori e dagli alunni senza riscaldamenti funzionanti, prima dell’intervento del tecnico, sono state solamente tre. Negli anni passati, quando si sono verificate situazioni simili, comunque sempre di poche ore, sono state risolte in breve tempo. Comprendiamo che si sia trattato di un disagio, ma sia la scuola che la Provincia si sono attivate immediatamente per far sì che il problema venisse risolto nel minor tempo possibile, ovviamente nei limiti delle loro competenze".
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