Da palestra dell’anima a palestra per il corpo e ora a spazio culturale: l’ex Etruria diventerà uno spazio polivalente arricchito dai dipinti recentemente scoperti e oggi in fase di restauro. Dipinti che per decenni sono rimasti nascosti sotto uno strato di intonaco nella palestra che ha visto allenarsi campioni come Jury Chechi e Marta Pagnini.
Il cantiere del reaturo sarà visitabile l’8 dicembre con le guide dell’associazione Artemia dalle 15 alle 17 con partenze ogni 30 minuti, mentre da gennaio la programmazione sarà mensile e riguarderà, non solo lo spazio ristrutturato, ma anche il convento e la chiesa.
Il ritrovamento degli affreschi del '400 risale a 18 mesi fa in seguito al restauro del piano superiore dell’edificio che fa parte del Museo di pittura murale. “In quell’occasione – spiega Claudio Cerrretelli direttore dei Musei diocesani – abbiamo trovato alcuni dipinti e immaginato che ce ne potessero essere altri anche al piano inferiore, un tempo refettorio dei monaci che arrivarono a Prato alla fine del 1200 e si stabilirono fra le antiche mure del 1100 e le nuove che sono state realizzate nei primi decenni del 1300”. Intuizione giusta che ha portato alla scoperta sia di un affresco, parzialmente visibile e modificato in seguito ad un intervento del 1700, in cui è rappresentata la cena di san Domenico, sia ad alcuni medaglioni dipinti nella parte superiore della stanza.
“Probabilmente – continua Cerrettelli – prima di essere adibito a refettorio il locale è stato una chiesa, costruita in contemporanea con quella di san Domenico, poi la struttura è stata modificata con la realizzazione di un soppalco adibito a dormitorio”.
I locali sono stati di proprietà della chiesa fino all’Unità d’Italia quando sono passati allo Stato per poi essere trasformati nella palestra dove si è allenato Jury Chechi. Nei muri sono riconoscibili i segni dei canestri e degli attrezzi da ginnastica. I cesti erano stati posizionati esattamente al centro del dipinto. Nella cucina e anche nell’antirefettorio con il lavabo in pietra e l’affresco attribuito a Leonardo Mascagni che ritrae la samaritana al pozzo, sono visibili i segni dell' affumicamento del fuoco e anche i “graffiti” moderni delle scritte sui muri lasciate dai ragazzi che hanno occupato gli spazi fino a dieci anni fa, quando anche le scuole del centro hanno trovato un’altra soluzione per l’attività sportiva.
Recentemente i locali sono stati ceduti dal Comune alla Diocesi in cambio di alcuni spazi diocesani in Galceti. “I tempi per completare il restauro, la stima è di 100 mila euro, – ha annunciato Cerrettelli – sono ancora lunghi. Dipendiamo dagli sponsor anche se abbiamo utilizzato il ricavato della lotteria dell’Epifania dello scorso anno e un contributo della fondazione Cassa di Risparmio. Terminata questa fase si passerà a quella di adattamento dei locali a struttura polivalente”.
L’8 dicembre, oltre alle visite guidate, alle 15 verranno organizzati giochi per bambini, musica e il presepe vivente, alle 17 nella chiesa di San Domenico si terrà il concerto di Natale e alle 18 la discesa della stella cometa del campanile fino al chiostro. L’evento è organizzato dall’Azione cattolica e dal gruppo storico di San Domenico.