303
Riproduzione vietata
E' una retromarcia clamorosa quella che fa la Cisl dopo le polemiche sull'infelice uscita del segretario della Cisl Scuola di Firenze-Prato Claudio Gaudio che, nei giorni scorsi, aveva censurato l'iniziativa della maestra pratese Francesca Sivieri (LEGGI), "rea" di aver voluto tenere delle letture nei giardini per i bambini e tacciata di voler così mettere in cattiva luce le colleghe.
"Sono tanti gli insegnanti che vivono con generosità, passione e dedizione il proprio lavoro – scrive la segretaria generale della Cisl Scuola, Maddalena Gissi -. La maestra Francesca Sivieri è sicuramente tra questi e ne ha dato una bella testimonianza che merita soltanto ammirazione e gratitudine. Non sono tempi facili questi, nei quali si fa fatica a stabilire dove sia il confine tra generosità e imprudenza, e quanto la cautela possa trasformarsi in alibi per pigrizia o peggio ancora. Ma una maestra che vuole incontrare i suoi alunni è l'immagine più bella che una scuola possa dare di sé".
Del resto le parole di Gaudio hanno fin da subito sollevato un polverone di polemiche, sbarcate anche sulla stampa nazionale, dove la vicenda della maestra Francesca è diventata paridigma di un sindacato chiuso in se stesso e attento solo a salvaguardare i privilegi senza occuparsi di quelli che, in fondo, sono i veri protagonisti, vale a dire i bambini.
Che poi l'iniziativa di Francesca Sivieri sia apprezzata quantomeno dalla stragrande maggioranza degli insegnanti – oltre che dalle famiglie – lo testimoniano i tanti messaggi di solidarietà ricevuti e, soprattutto, la partenza del progetto "Prati di storie" che in una sorta di contagio positivo ha coinvolto decine di maestre e genitori che hanno dato vita ad una vera e propria rete di letture negli spazi pubblici rivolti ai bambini, i grandi dimenticati del post lockdown (LEGGI). Non solo, proprio grazie a questa iniziativa che sta diventando virale, la città di Prato è salita agli onori delle cronache nazionali come esempio di buone pratiche.
Maddalena Gissi cerca poi di mettere una toppa al gravissimo danno d'immagine provocato dalle intempestive dichiarazioni del suo omologo per Firenze e Prato: "Non merita invece Francesca Sivieri, e sono certa che neanche lei lo gradisce – dice -, di vedere il suo gesto utilizzato in modo pretestuoso per mettere in cattiva luce la categoria di cui fa parte. Una categoria che se non fosse animata da passione per il proprio lavoro faticherebbe senz'altro a trovare altre motivazioni e gratificazioni. Così come non merita un sindacato come la Cisl, per qualche frase sbagliata o fraintesa di un suo dirigente, di essere dipinto per quello che non è mai stato e che non è. Abbiamo sostenuto, in questi mesi difficili, l'impegno di chi ha permesso alla nostra scuola di essere viva e presente anche se le sue porte erano chiuse. Non abbiamo dato alcuna copertura a chi pensasse di sottrarsi a questo impegno. Ci battiamo oggi perché si possa tornare al più presto a fare scuola in presenza: che ciò avvenga nella massima sicurezza non è un interesse del personale scolastico, ma dell'intera collettività. Vogliamo ridare al Paese la scuola di cui ha bisogno. Chiediamo che il Paese faccia altrettanto con la sua scuola".
Riproduzione vietata
Edizioni locali: Prato