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Una lettera aperta all’onorevole Riccardo Mazzoni, coordinatore provinciale del Pdl, per stigmatizzare come sul profilo Facebook della Giovane Italia, l’organizzazione giovanile dle partito, siano comparsi chiari riferimenti al fascismo. A scriverla è Giacomo Tacconi, che si definisce cittadino pratese preoccupato. “Onorevole Mazzoni – si legge nella lettera aperta inviata anche alla stampa – non nascondo la mia preoccupazione nel vedere che i vertici di una associazione come quella di Giovane Italia del Pdl, che si ispira a principi democratici e moderati, possano apparire in foto che li ritraggono in una chiara posa fascista e condividere in rete link della stessa matrice. Come si legge su Facebook, in memoria dei tre militanti del Fronte della Gioventù uccisi il 7 gennaio 1978 per ragioni politiche ad Acca Larenzia nel quartiere Tuscolano della Capitale, hanno postato link dai quali è emersa la decisa condanna nei confronti di quel terribile gesto ma è anche chiaramente trapelata la loro più profonda nostalgia verso quei disvalori fortemente condannati dalla nostra Costituzione, quali quelli del fascismo”.”Allibisco – prosegue Tacconi – a pensare a come delle morti così tragiche come quelle ricordate dagli esponenti di Giovane Italia diventino occasione di strumentalizzazione per rievocare quei comportamenti antidemocratici e violenti, come quelli messi in atto dal fascismo, che hanno portato all’uccisione di Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta e Stefano Recchioni. Personalmente ritengo che l’uccisione per questioni ideologiche sia un gesto vergognoso da condannare nella sua piena totalità, indipendentemente dal colore politico, senza però cogliere l’occasione per elogiare gli ideali da camerati per i quali lottavano. Le chiedo come sia possibile che in un partito come Il Popolo della Libertà, che si fonda su principi liberali e democratici, possano militare esponenti di questo genere, destinati ad essere la futura classe dirigente”.
