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Un apprezzamento al sindaco di Prato per la sua presenza ai festeggiamenti per il 65° anniversario della Liberazione di Prato, ma anche un fermo invito a prendere pubblicamente le distanze e a condannare gli atti e le manifestazioni di stampo neofascista avvenute di recente in città. E’ questo il succo di una lettera aperta che Generazione Attiva-Idee&progresso per Prato rivolgono al sindaco Cenni alla vigilia delle celebrazione che, domenica 6 settembre, avranno il loro clou a Figline, dove 65 anni fa 29 giovani partigiani furono barbaramente trucidati. Il movimento ricorda come, sia durante la campagna elettorale sia dopo l’elezione di Cenni, sparuti gruppi di individui si siano lasciati andare a gesti che richiamavano esplicitamente il Ventennio: “Ci riferiamo, in particolar modo, – si legge nella lettera – agli incresciosi gesti compiuti da un, fortunatamente, sparuto gruppo di individui sia in occasione della visita del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, sia in occasione dei festeggiamenti immediatamente successivi alla sua elezione a Sindaco, in piazza del Comune. Con saluti romani e canti del ventennio, costoro infangavano la memoria di Prato e del sacrificio dei suoi concittadini, ledendo anche il prestigio che deve accompagnare la sua carica di Sindaco. Ricordando la Liberazione e la riconquista della democrazia non possiamo fare a meno di essere preoccupati dallo strascico di odio politico e intolleranza che si sta instillando nelle giovani generazioni, attraverso un nazionalismo distorto, perché totalmente disinteressato della memoria storica”.Da qui l’invito a Cenni a prendere pubblicamente le distanze da queste manifestazioni: “Proprio in virtù della sua alta carica istituzionale – si chiude la lettera -, le chiediamo dunque di compiere un semplice gesto, di rispetto e coerenza per il giorno che ci accingiamo a commemorare”.
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